Papa Pio V
Santo della Chiesa cattolica, persecutore di ebrei e sterminatore di valdesi, Pio V fu anche corresponsabile della strage degli Ugonotti, i protestanti francesi, uno dei più spaventosi eccidi della storia dell’umanità (nota anche come la notte di S. Bartolomeo, avvenuta a Parigi il 24 agosto del 1572).
Anche se Pio V era morto da qualche mese, il suo fanatismo anti ugonotto non può essere messo in discussione: in una lettera al re di Francia Carlo IX aveva raccomandato di "esterminare tutti que’ scellerati eretici, a massacrare tutti i prigionieri di guerra, senza aver riguardo per alcuno, senza rispetto umano, e senza pietà; imperocchè non vi poteva nè vi doveva mai esser pace fra Satana e i figli della luce affinchè la razza degli empi non pullulasse di nuovo, ed anche per piacere a Dio, il quale preferisce ad ogni altra cosa che si perseguitino apertamente e piamente i nemici della religione cattolica."
Non stupisce quindi leggere con quanto entusiasmo fosse accolta a Roma la notizia della carneficina. Il successore di Pio V, Gregorio XIII, coniò addirittura una sinistra moneta commemorativa col busto del papa da un lato e un angelo con la spada dell’altro e la scritta UGONOTTORUM STRAGES 1572. Le parole della cronaca di Giacomo Augusto de Thou mostrano quali furono le reazioni da parte della corte pontificia alla strage.
_"Giunta in Roma la notizia del massacro di Parigi, la gioia che essa vi arrecò fu al di là di quanto possa dirsi. Le lettere del Nunzio furono lette il 6 settembre nel concistoro: e tosto fu risoluto che il papa accompagnato da’ Cardinali andrebbe alla Chiesa di S. Marco per ringraziare Dio solennemente della grazia singolare che aveva fatto alla S. sede ed a tutta la cristianità: che il lunedì seguente si canterebbe una messa di ringraziamento alla Minerva colla assistenza del papa e cardinali, e che si pubblicherebbe un giubbileo universale; perchè i nemici della verità e della Chiesa erano stati massacrati in Francia-"
Santo della Chiesa cattolica, persecutore di ebrei e sterminatore di valdesi, Pio V fu anche corresponsabile della strage degli Ugonotti, i protestanti francesi, uno dei più spaventosi eccidi della storia dell’umanità (nota anche come la notte di S. Bartolomeo, avvenuta a Parigi il 24 agosto del 1572).
Anche se Pio V era morto da qualche mese, il suo fanatismo anti ugonotto non può essere messo in discussione: in una lettera al re di Francia Carlo IX aveva raccomandato di "esterminare tutti que’ scellerati eretici, a massacrare tutti i prigionieri di guerra, senza aver riguardo per alcuno, senza rispetto umano, e senza pietà; imperocchè non vi poteva nè vi doveva mai esser pace fra Satana e i figli della luce affinchè la razza degli empi non pullulasse di nuovo, ed anche per piacere a Dio, il quale preferisce ad ogni altra cosa che si perseguitino apertamente e piamente i nemici della religione cattolica."
Non stupisce quindi leggere con quanto entusiasmo fosse accolta a Roma la notizia della carneficina. Il successore di Pio V, Gregorio XIII, coniò addirittura una sinistra moneta commemorativa col busto del papa da un lato e un angelo con la spada dell’altro e la scritta UGONOTTORUM STRAGES 1572. Le parole della cronaca di Giacomo Augusto de Thou mostrano quali furono le reazioni da parte della corte pontificia alla strage.
_"Giunta in Roma la notizia del massacro di Parigi, la gioia che essa vi arrecò fu al di là di quanto possa dirsi. Le lettere del Nunzio furono lette il 6 settembre nel concistoro: e tosto fu risoluto che il papa accompagnato da’ Cardinali andrebbe alla Chiesa di S. Marco per ringraziare Dio solennemente della grazia singolare che aveva fatto alla S. sede ed a tutta la cristianità: che il lunedì seguente si canterebbe una messa di ringraziamento alla Minerva colla assistenza del papa e cardinali, e che si pubblicherebbe un giubbileo universale; perchè i nemici della verità e della Chiesa erano stati massacrati in Francia-"
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