Il Santuario di Minerva è un tempio di epoca romana, situato a Breno in
località Spinera. Sorge addossato ad uno sperone roccioso sulle rive del
fiume Oglio, di fronte ad una grotta naturale entro la quale sgorgava
una sorgente. Il sito era già luogo di culto fin dall'età del ferro e
ospitava un santuario, del quale sono stati rinvenuti alcuni recinti di
pietre e un brandopferplatz, cioè uno spazio pavimentato che ospitava
roghi rituali. A seguito della romanizzazione del territorio camuno, il
precedente santuario venne inglobato agli inizi del I secolo in un
tempio romano dedicato alla dea Minerva[3], che in età flavia (69-96
d.C.) fu ristrutturato e ingrandito. La struttura romana definitiva,
costruita accanto a quella indigena, era costituita da una fila di
ambienti addossati alla roccia e, ai lati, da due ali porticate che
dirigevano verso il fiume delimitando il cortile del tempio. Una breve
gradinata consentiva di salire dal cortile al pronao e di accedere alle
aule centrali, decorate con pavimenti musivi e affreschi. La sala
principale ospitava, in una nicchia sopraelevata, la statua di Minerva,
copia romana di una statua greca del V secolo a.C., realizzata in marmo
pentelico. Le stanze laterali ospitavano invece fontane e vasche, che
esaltavano il legame tra l'acqua e il culto della dea. Nel IV secolo il
processo di cristianizzazione subito dalla Valle Camonica portò
presumibilmente al progressivo abbandono del culto di Minerva e di
conseguenza del santuario, che nel secolo successivo fu infine distrutto
da un violento incendio. In seguito, nelle vicinanze venne costruito un
piccolo porticciolo sul fiume, tramite il quale i materiali asportati
dal tempio venivano trasportati nei centri vicini per essere
riutilizzati, fino a che durante il XIII secolo un'alluvione dell'Oglio
non ricoprì l'area di detriti e il sito fu definitivamente abbandonato.
Venne riscoperto casualmente nel 1986 durante uno scavo per la posa di
condutture pubbliche. A partire dal 2004 è stato oggetto di un restauro
conservativo che, insieme alla posa di una copertura e la realizzazione
di percorsi informativi, lo hanno trasformato in un museo aperto al
pubblico. In particolare, per fini illustrativi vi è stata posizionata
una copia della statua di Minerva Hygeia, il cui originale è invece
esposto al Museo nazionale della Valcamonica di Cividate Camuno.
lunedì 13 maggio 2019
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