domenica 29 ottobre 2023
La pietra di basalto del dio Ptah
sabato 28 ottobre 2023
Riaprono gli Orti Farnesiani sul Palatino
La Merelle de Compostelle, cosí chiamata in Francia detta anche Campana o Carampana in Italia, diffusa con nomi diversi in tutto il mondo
domenica 22 ottobre 2023
Il Golgota a ROMA il cranio di Celio Vibenna sulla rupe Tarpea
sabato 21 ottobre 2023
Feronia caprina o Giunone Sospita
giovedì 19 ottobre 2023
Napoli e il suo mago
Gli animali immaginifici degli etruschi
Lastra in arenaria, da Tarquinia, periodo orientalizzante tardo, fine VII - inizi VI secolo a.C., Museo Nazionale di Tarquinia. Le lastre, con riquadri e cornici con motivi fitomorfi e animalistici (centauri, gorgoni, sfingi, grifoni) rappresentano una testimonianza piuttosto rara dell'uso del repertorio orientalizzante in funzione decorativa probabilmente suggerito dai tessuti e dai tappeti importati dal Vicino Oriente.
mercoledì 18 ottobre 2023
TEMPIO DI APOLLO A DELFI
lunedì 16 ottobre 2023
Dei innalzati a stelle
"Perché i dèi delle genti maggiori di Grecia convengono con quelli dell'Oriente: che portati in Grecia da' fenici, furono coi nomi dei dèi della Grecia innalzati alle stelle erranti [i.e. i pianeti n.d.r.]; onde lo stesso dee dirsi dei dèi de' fenici medesimi, e resta intendersi il medesimo dei dèi degli egizi. Dipoi questi stessi dèi, sbalzati in cielo, essendo stati portati da Grecia in Italia, vi furono disegnati coi nomi de' dèi del Lazio. Onde si dimostra che gli stessi principi ebbero le genti latine che i greci, i fenici, gli egizi e i popoli d'Oriente. Altronde, i dèi furono con isconcia situazione allogati alle stelle erranti, che agli occhi naturali sono più insigni, e nel lume e nel moto, delle fisse, alle quali furono allogati gli eroi, perché l'erranti dovettero essere osservate prima delle fisse: onde l'età degli dèi fu prima dell'età degli eroi, e la poesia divina nacque innanzi l'eroica, come certamente Esiodo fu innanzi di Omero."
domenica 15 ottobre 2023
Cippo trovato sotto il Lapis Niger
Cippo trovato sotto il sacelletto del Lapis Niger scritto in Latino arcaico con andatura bustrofedica. Filippo Coarelli, riferendosi ad un passo di Pompeo Festo, ritiene che il Niger Lapis fosse stato messo li "per indicare un luogo funesto dove sarebbe avvenuta la morte di Romolo" Quanto al significato dell'iscrizione, scartando la possibilità di poterla tradurre interamente propone il significato della sola prima riga "Chiunque violerà questo luogo sia consacrato agli dèi inferi". Secondo il Dumezil, invece il significato complessivo potrebbe essere "L'Augure Re comanda al suo Araldo che tragga dal giogo....affinché il Re Augure possa transitare". Il Dumezil è convinto che si riferisca allo Iuges Auspicium, che P. Festo così definisce: "Lo Iuges Auspicium" avviene quando un animale da giogo ,ha fatto i suoi escrementi". Sempre il Dumezil, prendendo in esame il brano, si rifà all'avvertimento di Cicerone, Augure egli stesso che, raccomanda a ogni proprietario di bestie aggiogate che, liberi dal giogo i suoi "iuncta iumenta" nel caso vengano ad incontrarsi con gli Auguri nell'esercizio delle loro funzioni.
giovedì 12 ottobre 2023
L'uomo oggi è scentrato
“Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?”
Saramago
𝑱𝒐𝒔𝒆̀ 𝑺𝒂𝒓𝒂𝒎𝒂𝒈𝒐 - 𝑨 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒗𝒆 𝒍𝒂 𝒍𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂?
Le Enneadi
Il messaggio profondo delle Enneadi è legato alla trascendenza e alla natura spirituale dell'anima. Leggere le Enneadi significa vivere un'esperienza interiore finalizzata al recupero e all'autorealizzazione dell'essere, l'eliminazione dell'effimero e la conquista dell'essenza di sé
a di sé.
martedì 10 ottobre 2023
La religiosità delle origini dai testi cuneiformi
"Dai testi cuneiformi ci giungono tradizioni che suscitano qualche perplessità, ma che alludono chiaramente allo stesso 'evento' [la caduta di Fetonte]. Ad esempio, 'il cocchio elamitico, senza sedile, porta il cadavere di Enmesharra. I cavalli che vi sono attaccati sono il demone di morte di Zu [Zu = Abzu]. Il re ritto sul carro è il re-eroe, il Signore Ninurta'. Il traduttore Erich Ebeling non lascia dubbi sul fatto che il 'cocchio elamitico' sia identico alla costellazione 'Carro di Enmesharra', identificata dagli specialisti di astronomia babilonese nelle stelle b e z Tauri. Ora, questo Enmesharra ha un nome eloquente: En.ME.SHARRA è 'Signore di tutti i me', ossia 'Signore delle norme e misure', detto anche 'Signore dell'Ordine del Mondo', 'Signore dell'Universo' = Ea', e, si noti bene, 'colui che ha peso nel mondo infero', nonché 'il sovrano del mondo infero'."
lunedì 9 ottobre 2023
Grande Pavimento Romano di Woodchester
Si ritiene che l'originale Grande Pavimento Romano di Woodchester sia stato posato intorno al 325 d.C. È di gran lunga il più elaborato tra le diverse centinaia di pavimenti romani a mosaico conosciuti in Gran Bretagna e il più grande d'Europa, a nord delle Alpi.
Quo Vadis
San Pietro, dopo lo scontro con Simone il Mago , viene liberato e tenta di lasciare Roma.
domenica 8 ottobre 2023
Trattato del ribelle
"Data una società ed una civiltà come le attuali, nel ribelle, in colui che non si adatta, nell’asociale, è in via di principio da vedersi l’uomo sano. Quando tutte le istituzioni divengono equivoche o addirittura sospette, e persino nelle chiese si sente pregare ad alta voce per i persecutori, anziché per le vittime, la responsabilità morale passa nelle mani del singolo, o meglio del singolo che non si è ancora piegato. Il ribelle è deciso ad opporre resistenza, il suo intento è dare battaglia, sia pure disperata.
Aspettando le piogge
venerdì 6 ottobre 2023
Letto funerario di Piacenza
E questo lo scavai io (qualche annetto fa): "straordinario letto funerario, ricostruito in legno e con un rivestimento in osso bovino di gusto ellenistico, che faceva parte degli arredi della tomba rinvenuta nella zona di Cantone del Cristo durante gli scavi per la costruzione di un nuovo reparto dell’ospedale Guglielmo da Saliceto (Piacenza)".
martedì 3 ottobre 2023
Poesie mistiche
Il Giardino delle Rose Segreto di Shabistari Shabistari (1317 d.C.) deve essere annoverato tra le più grandi poesie mistiche di ogni tempo e paese. Trattando temi come il Sé e l'Uno, il Viaggio Spirituale, il Tempo e questo Mondo di Sogno e l'estasi dell'Ebbrezza Divina, il lavoro di Shabistari è una testimonianza perenne delle capacità e del destino dell'umanità. Sottolineando l'Unica Luce che esiste nel cuore di tutte le tradizioni religiose, l'opera di Shabistari è una delle guide più chiare e concise al significato interiore del Sufismo e offre un'esposizione straordinariamente diretta del pensiero mistico sufi in forma poetica.