Era il 1906 quando apparve la brochure scritta dal Chevalier de Saint-Marcq; in questo opuscolo, ad uso interno dei salotti occultistici parigini, si tratta della reale essenza che si cela dietro al simbolismo del rito Eucaristico, e di come questo rito, centrale nel messale liturgico, non sia che la posticcia menzogna, questa è la tesi dell'autore, a cui è ricorsa la Chiesa Cattolica, oramai assurta a guida politica e culturale dell'occidente, per celare il vero significato dell'ultima cena ed il cuore dell'insegnamento misterico di Gesù. Senza ulteriori ritardi, comprendendo come il lettore maggiormente smaliziato sappia già dove giunge questo fraseggio, la tesi avanzata dal Chevalier de Saint-Marcq vuole che la primitiva Eucarestia, chiamata Agape, altro non sia che l'unione con il Cristo tramite il sacerdote-beato, ovvero l'inserimento, grazie al sacerdote, all'interno di una filiazione mistica riconducibile al fondatore del cristianesimo e a quel mondo spirituale ultraterreno di cui Egli narrava.
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