La
scala a chiocciola dell'Acquedotto Vergine di Trinità dei Monti, con i
suoi 117 gradini, è uno tra i luoghi più curiosi e meno accessibili di
Roma. Costruita nella seconda metà del XVI secolo, sfrutta un
preesistente pozzo di struttura cilindrica che permette di raggiungere, a
una profondità di 25 metri, l'antico condotto dell' Acquedotto Vergine.
L'acquedotto dell' "Aqua Virgo", l'unico ad essere utilizzato ancora oggi, fu costruito nel 19 a.C. per opera di Marco Vipsanio Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, al fine di rifornire di acqua corrente le zone del Pincio, del Pantheon oltre alle sue terme che erano ubicate nel Campo Marzio.La sua acqua proviene da sorgenti nei pressi del corso dell'Aniene, al km 10,5 (VIII miglio) della via Collatina (nella località nota sin dal secolo XI con il nome di "Salone"). Anticamente misurava poco più di 20 km e correva quasi completamente a livello sotterraneo, eccezion fatta per gli ultimi 1.800 metri, percorsi su arcuazioni fino al Campo Marzio.
L'acquedotto dell' "Aqua Virgo", l'unico ad essere utilizzato ancora oggi, fu costruito nel 19 a.C. per opera di Marco Vipsanio Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, al fine di rifornire di acqua corrente le zone del Pincio, del Pantheon oltre alle sue terme che erano ubicate nel Campo Marzio.La sua acqua proviene da sorgenti nei pressi del corso dell'Aniene, al km 10,5 (VIII miglio) della via Collatina (nella località nota sin dal secolo XI con il nome di "Salone"). Anticamente misurava poco più di 20 km e correva quasi completamente a livello sotterraneo, eccezion fatta per gli ultimi 1.800 metri, percorsi su arcuazioni fino al Campo Marzio.
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