Questa è la città Di Mandas (Cagliari) vista dall'alto! Gli urbanisti l'anno progettata come un'impronta digitale, infatti il nome Mandas deriva dal verbo aiutare: dare una mano
lunedì 29 gennaio 2024
venerdì 26 gennaio 2024
Nel Beneventano il regno longobardo del sud Italia
Testimonianze architettoniche del regno dei longobardi del sud Italia
domenica 21 gennaio 2024
Le stranezze pagane della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze
Tempio della Tosse
Come era
Curiosità della Verona romana
Reliquie a tutti i costi
sabato 13 gennaio 2024
giovedì 11 gennaio 2024
Un mantra
" La potente frase “abracadabra” in Aramaico è la frase “abraq ad habra”che letteralmente si traduce in “Creo quello che dico”.
Divinità mediterranee in croce
martedì 9 gennaio 2024
Il padre italico degli Dei Giano: lo Zanni fra il Battista e l'Evangelista
9 gennaio - Agonalia
lunedì 8 gennaio 2024
Forme che preparano alla trascendenza
forme interessanti per programmare le vibrazioni dell'acqua che sembrano stranamente simili agli schemi dei quadri elettrici. Queste forme si trovano nei templi indiani, nei giardini labirintici, nelle schede madri dei risonatori di Schumann, nei pavimenti delle chiese di quasi tutto il mondo.
domenica 7 gennaio 2024
Albero della Vita
Ernst Steiner, n. 1935, Albero della Vita, olio su tela, 1982
venerdì 5 gennaio 2024
Sarcofago fenicio
IL SARCOFAGO LICIANO DI SIDON.
giovedì 4 gennaio 2024
Sembra che si pulisse invece si sta applicando l'aglio come antibatterico contro le infezioni
Kaos mimesi dell'ordine e del bello
La forza architettonica dell'irregolare, la bellezza dell'apparente kaos che abbisogna per l'ordine e che genera la bellezza come armonia.
The Colonia Güell crypt is a work by Antoni Gaudí , built between 1898 and 1914.
mercoledì 3 gennaio 2024
Giano rappresentato nella cripta nell'abbazia di Bobbio
Il mese di Gennaio raffigurato nella cripta dell'abbazia di San Colombano a Bobbio, (VII secolo). Rappresenta un personaggio con due facce, ancora il "nostro" Giano, intento a scaldarsi al fuoco. Sotto di lui il segno dell'Aquario. In molte raffigurazioni medievali gennaio è accompagnato dal Capricorno sotto la cui influenza inizia l'anno, in altri è associato il segno dell'Aquario che ha inizio appunto nel mese di Gennaio.
Gli stiliti nacquero da pratiche sacrali precristiane che erano designate come: fallobatia
Ecco cosa scrive Andrea Casella: un’altra pratica usurpata dai cristiani è la fallobatia. Luciano, autore siriano di lingua greca del II secolo, descrivendo i riti del tempio della triade divina di Ierapolis Bambyce, dà conto di una particolare ascesi praticata da quelli che egli chiama “fallobati”. Si trattava di persone che si ponevano in cima ad alte colonne di forma fallica, lì rimanendo. Il rito sarebbe stato compiuto in onore di Dioniso. L’asceta doveva rimanere costantemente sveglio, sia come parte del rito in sé, sia, ovviamente, per non cadere. La deprivazione del sonno (pratica sciamanica presente anche nell’epica di Gilgamesh ai fini del raggiungimento della vita eterna), era favorita dalla presenza di uno scorpione, sacro ad Atargatis, la dea della triade. Tra le pratiche dei fallobati (ritualità orientale, le cui prime attestazioni vengono dai dintorni di Aleppo) e San Simeone Stilita intercorrono due secoli, i cristiani hanno tentato di sostituirsi ai pagani riproponendo i vecchi riti alterandone in certi casi la stessa sacralità originale.
Nell'immagine San Simeone lo Stilita ripreso dal breve film di Boñuel
lunedì 1 gennaio 2024
Madonna con le corna
Vincenzo Foppa - San Pietro Maella con l’ostia il demonio (tra il 1464 e il 1468)rtire deb
.
Due vistose corna demoniache campeggiano sul capo della Madonna e anche del bambino in un affresco singolare ospitato in una lunetta nella Cappella Portinari, il gioiello rinascimentale visitabile accedendo al Museo di Sant’Eustorgio, in corso di Ripa Ticinese a Milano. La sconcertante figura, e lo sguardo satanico che il bambino rivolge agli spettatori, reso ancora più incisivo dalla particolare curvatura prospettica usata dal pittore Vincenzo Foppa, è poco visibile dal basso e per questo rimane scarsamente conosciuta. Il titolo dell’affresco è San Pietro Martire debella con l’ostia il demonio. Secondo una delle leggende agiografiche fiorite riguardo al santo, un predicatore domenicano vissuto nella prima metà del Duecento, un giorno il diavolo provò a tentare Pietro durante la celebrazione della messa: prese le fattezze di Maria con il bambino in braccio, ma nella fretta di completare la trasformazione si dimenticò di nascondere… le corna. Il domenicano scoprì così l’inganno e scacciò il Maligno con l’ostia consacrata.