sabato 25 novembre 2023

La chiesa come il tempio riproduce le tre parti del microcosmo e del macrocosmo: infero, il terrestre, e i cieli nella sua organica evoluzione di santità e salvezza

Come ampiamente dimostrato da Eliade, lo stesso atto della fondazione di edifici, templi, città, rappresentava, presso le società tradizionali, una ripetizione della cosmogonia primordiale, in una sorta di palingenesi cosmica riportata sul piano terrestre. E così, ogni edificio o spazio sacro costituiva lo specchio di qualcosa che risiedeva nel cielo. Le città babilonesi avevano il loro archetipo fra le stelle: Sippar nella costellazione del Cancro; Ninive nell’Orsa Maggiore, Assur in Arturo. Nota Pietro Mander:
Ogni città sumerica era — rispetto alla divinità che ne era padrona e patrona — una città santa. Se ora, con uno sforzo immaginativo, proviamo a figurarci il Paese di Sumer, lo vedremmo dall’alto come un cielo stellato in terra, o, meglio, come la proiezione in terra del cielo stellato, in cui ogni città, con il suo santuario cittadino, ci appare come una stella. Ma questo non è un volo della fantasia, bensì la concezione sumerica del territorio di Sumer.
La lezione fu ben imparata, se anche il Tempio di Gerusalemme, a detta di Flavio Giuseppe, faceva corrispondere alle sue tre parti le tre regioni cosmiche: il cortile rappresentava il “mare”, ossia le regioni infere; la santa casa rappresentava la terra e il santo dei santi il cielo; le dodici parti che si trovavano sulla tavola erano i dodici mesi dell’anno: i sette bracci dei dieci candelabri rappresentavano i Decani. Fondando il Tempio “non si costruiva solamente il mondo, ma anche il tempo cosmico”."
A. Casella, "La macchina del tempo. Saggio sulla cosmoteologia arcaica"



venerdì 24 novembre 2023

Cologna Veneta (VR) esisteva una reliquia di san Mercurio ed è stata rubata


Il 26 Giugno 363 a seguito di una preghiera del Papa Basilio, intollerante verso la tradizione gentile, viene assassinato da Mercurio di Cesarea l'ultimo Imperatore gentile Flavio Giuliano. Tale soldato venne santificato dalla Chiesa perché assassinare un pagano alle spalle era considerato atto sacro dai cristiani. Il culto verso tale santo venne poi usato per occultare il culto al dio Mercurio diffusissimo nell'Impero Romano. A Palermo dietro il quadro rappresentante lo stesso Mercurio nell'Oratorio a lui dedicato si cela un passaggio che porta verso la Grotta di Hermes, luogo sacro del Dio Mercurio nell'antica Panormus.

È sicuro che è una leggenda dato che Mercurio, probabilmente, non è mai esistito. Ove fosse esistito, sarebbe morto sotto Valeriano, imperatore fino al 260. Giuliano è morto nel 363 ... La leggenda vuole che Mercurio sarebbe stato richiamato dal Regno dei Morti in virtù delle preghiere di Basilio "Magno". Se dobbiamo dare retta a queste fole ...




lunedì 13 novembre 2023

Immagine di Giunone Caprotina vicina a Feronia




Oggi, 13 novembre, nell'Antica Roma, ma anche in tutto il centro Italia, si festeggiava la potente Dea Feronia, dea della fertilità, protettrice delle selve, dei boschi, delle fonti d'acqua, e di coloro che sono riusciti a liberarsi dalla schiavitù, ed è significativo che si celebrasse sotto il segno dello Scorpione, che non solo un segno d'acqua, ma anche il segno degli abissi, delle tenebre, come è caratteristica del Femminino, luce ed oscurità insieme.
Il tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico è la Mem, con funzione "fluidità", legata alla dimensione delle acque ancestrali, della vita e della morte, in correlazione anche all'Arcano Maggiore XIII dei Tarocchi.
Infatti, presso gli Etruschi, era identificata con Cavatha, una "Kore-Persefone", dea Infera, sposa di Suri, un Apollo infero, assimilabile all'Ade dei Greci.
Il rombo sulla fronte, è simbolo della v*ulva, ma anche della Terra con i suoi quattro elementi, i suoi quattro punti cardinali, i quattro stati della materia..
È un po capricornina, questa dea..
Un segno di terra, ma correlato al Divino, perché la "porta del Capricorno", il Solstizio invernale, che la celebrazione, e la simbologia di questa Dea, rappresenta, è indicativa della porta degli Dei solstiziale, di tutto ciò, che, da umano, deve elevarsi ad una dimensione divina più spirituale.
Gli schiavi che riescono a liberarsi, mi fa pensare a questa caratteristica di elevazione spirituale e divina, ascetica, mistica, del Capricorno( considerando anche il suo lato opposto, il lato Ombra, molto terreno, legato al materiale).
Come se questa Dea, avesse il compito di "portare alla luce", dal basso verso l'alto, verso le vette del capricorno/capra, più spirituale.
Questo, in senso anche astronomico, perché il Capricorno è legato al Solstizio d'inverno, il Sol nascente, il Bambino d'Oro che deve venire alla luce, e che trova la sua massima espressione e manifestazione nella sua controparte, il Solstizio estivo, sotto il segno del Cancro.
La Dea Feronia, si festeggiava, in periodo romano, il 13 novembre, che cade, come ho scritto, sotto il segno dello Scorpione, il segno d'acqua, abissale, torbido, trasmutativo per eccellenza, con un 13, che è l'Archetipo Mem, acqua, vita e Morte insieme(Arcano XIII, la Morte).
Non poteva che essere, il Grembo di una Dea Feronia( stessa radice "fer-", di fertilità), l'athanor trasmutativo per questa elevazione spirituale, per questa "liberazione dalla schiavitù", dal buio, dall'ombra, dagli abissi, per arrivare alla pienezza dell'abbondanza spirituale e materiale.
Una Dea potentissima e meravigliosa
Tiziana Fenu
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domenica 12 novembre 2023

Pensando al Piloton di Montorio Veronese

 Testo del 1979 " linguaggio delle pietre ", di Furio Jesi, dove afferma che la Puglia è la regione italiana più ricca di monumenti megalitici, oggi in gran parte distrutti




sabato 11 novembre 2023

L'oculo del Panteon

 L'oculo dove passa il sole, la pioggia e transitano le anime verso il cielo



venerdì 10 novembre 2023

Un borgo incantato nel senese

Lo spettacolare borgo fantasma di Montingegnoli in provincia di Siena.
É costituito dal castello, con una piazza centrale dove vi sono due pozzi (da qui anche conosciuto come borgo dei due pozzi), da 10 casali annessi ed una chiesa.
Originario del XII secolo, attualmente é una proprietà privata in vendita.


martedì 7 novembre 2023

Incenso

 LA BOSWELLIA SACRA , INCENSO OLIBANO,FRANCKINCENSE

Olibano (o Franckincenso) dalla Boswellia, dall’Oman.
"Il nome “frankincenso” deriva dal Francese “franc encense”, che significa “incenso pur” o “incenso nobile”, poiché la resina, insieme alla mirra, era considerata molto preziosa.
Un’etimologia popolare relaziona il frankincenso ai Franchi, che introdussero la resina in Europa durante il Medio Evo.
Olibano è la parola in Latino Medievale per frankincenso, e deriva dal Latino “libanus”, “oleum lebani” o “olio del Libano”, dove la resina veniva estratta e commercializzata nell’antichità.
La parola latina “libanu” deriva dalla radice semitica “lbn”, che significa “bianco”, e viene rintracciata anche in altri linguaggi, come l’Ebraico (“l’voná” usata nella Torah per nominare il frankincenso) e l’Arabo (“lubān”, un altro nome ricorrente per la stessa resina).
L’olibano è considerato l’incenso ketoret per eccellenza.
Nella Torah è ritenuto l’incenso dell’offerta e della santificazione: preparato secondo una prassi tradizionale, il ketoret, una miscela di resine e spezie, è l’incenso sacro degli Ebrei, la cui reale ricetta è prerogativa della Tradizione Orale ebraica.
Anche i Greci e gli Arabi conoscevano l’olibano e lo usavano per le cerimonie religiose.
In Arabia e nell’Antico Egitto, era comune utilizzarlo durante i rituali funerari e come materiale per l’imbalsamazione .
Attualmente il frankincenso è considerato l'”incenso da chiesa” tradizionale per le funzioni Cristiane.
L’olibano è governato dal Sole e da Mercurio, ed è associato allo sviluppo spirituale, alla chiarezza, alla santità e alla consacrazione.
Eleva il mondano al Divino.
Viene usato per purificare e santificare, consacrare e favorire la meditazione.
È inoltre correlato alla regalità, al regnare, al potere spirituale e materiale, alla nascita e alla positività."
Nell'immagine, la resina come sgorga dalla corteccia della pianta di Boswellia.
Nessuna descrizione della foto disponibile.
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Rita De Lillo III, Dana Lloyd Thomas e altri 7

Chiernus


Raffigurazione di Sanctus Chiernus con i tradizionali attributi

domenica 5 novembre 2023

Opportunismo teologico


 
Il cattolicesimo è solo l'eresia vincente o ultima tra le centinaia di eresie nate dopo la predicazione di Cristo