L’iscrizione è scolpita su una superficie piana verticale incisa nel medesimo masso, su una estensione di 3,20 metri e una altezza di 1,80 metri, abbellita da due mammiferi marini alati, piante arbustive a sei petali ed un uccello rapace diurno con le ali aperte. L’epigrafe è protetta da una specie di pensilina a forma di timpano con la seguente scritta moderna in risalto: TABULA TRAIANA.
Il testo dell’epigrafe, parzialmente deteriorato dallo scorrere del tempo, è redatto su sei righe:
Latino
«IMP(erator) CAESAR DIVI NERVAE F
NERVA TRAIANVS AUG(ustus) GERM(anicus)
PONTIF(ex) MAXIMVS TRIB(unicia) POT(estate) IIII
PATER PATRIAE CO(n)S(ul) III
MONTIBVS EXCISI[s] ANCO[ni]BVS
SVBLAT[i]S VIA[m r]E[fecit]»
Italiano
«L’imperatore Cesare Nerva Traiano Augusto, figlio del divo Nerva, vincitore dei Germani, Pontefice Massimo, quattro volte investito della potestà tribunizia, Padre della Patria, Console per la terza volta, scavando montagne e sollevando travi di legno questa strada ricostruì»...


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