La Tabula Traiana è un breve testo scritto in latino, dedicato
all’imperatore Traiano (Italica, 18 settembre 53 d.C. – Selinus in
Cilicia, 8 agosto 117 d.C.), scolpito su un pendio roccioso che scende a
picco sulle Porte di Ferro. Attualmente essa è situata, con altre
rovine antiche (via romana e ruderi del Ponte di Traiano, nel parco
nazionale di Ðerdap, vicino al centro abitato di Kladovo, in Serbia.
Venne realizzata durante le operazioni militari romane volte al
raggiungimento dell’occupazione della Dacia, su una via romana già
esistente che dal 33-34 d.C. sfiorava il Danubio nei pressi delle
strette valli di Kazan. Negli anni sessanta del XX secolo la Tabula
Traiana ed una parte della via romana vennero spostate verso l’alto di
più o meno 50 metri per preservarle dalla crescita in altezza delle
acque avvenuta grazie alla costruzione della diga di Ðerdap....
L’iscrizione è scolpita su una superficie piana verticale incisa nel
medesimo masso, su una estensione di 3,20 metri e una altezza di 1,80
metri, abbellita da due mammiferi marini alati, piante arbustive a sei
petali ed un uccello rapace diurno con le ali aperte. L’epigrafe è
protetta da una specie di pensilina a forma di timpano con la seguente
scritta moderna in risalto: TABULA TRAIANA.
Il testo dell’epigrafe, parzialmente deteriorato dallo scorrere del tempo, è redatto su sei righe:
Latino
«IMP(erator) CAESAR DIVI NERVAE F
NERVA TRAIANVS AUG(ustus) GERM(anicus)
PONTIF(ex) MAXIMVS TRIB(unicia) POT(estate) IIII
PATER PATRIAE CO(n)S(ul) III
MONTIBVS EXCISI[s] ANCO[ni]BVS
SVBLAT[i]S VIA[m r]E[fecit]»
Italiano
«L’imperatore Cesare Nerva Traiano Augusto, figlio del divo Nerva,
vincitore dei Germani, Pontefice Massimo, quattro volte investito della
potestà tribunizia, Padre della Patria, Console per la terza volta,
scavando montagne e sollevando travi di legno questa strada
ricostruì»...
martedì 10 settembre 2019
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