La metafisica parte dal particolare per astrarre l'universale. L'osservazione del particolare tuttavia risente dei limiti connessi alla natura umana. Limiti che esponenzialmente con il tempo tendono comunque a dilatarsi.
Il greco osserva la pietra e da essa astrae l'essenza della pietra. 2500 anni dopo il chimico osserva la stessa pietra, ma con un microscopio. L'astrazione della natura della pietra, dell' "essenza" della pietra deve procedere di conseguenza giacchè il presupposto dell'astrazione è l'osservazione del particolare. In sostanza sono vincolato a rivedere la mia astrazione alla luce di una nuova e più efficace osservazione. Questo invece è un percorso che il metafisico intellettualmente non compie. In definitiva la metafisica altro non è che l'elaborazione di un ragionamento logico sulla base di quanto ci dice la fisica.
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