Necromanteion – “Oracolo della morte” – è un antico tempio greco dedicato alla comunicazione con l’aldilà, il famoso “Ade”. Situato nell’
Epiro,
servì da “porta di comunicazione” verso il regno degli inferi sino al
giorno della sua distruzione completa, ad opera dei Romani nel 167 a.C..
Grazie a manipolazioni sensoriali di tipo visivo e acustico, ma
sopratutto a sostanze allucinogene, i visitatori avevano l’impressione
di mettersi realmente in comunicazione con i propri cari scomparsi. Il
tempio fu scoperto dall’archeologo
Sotirios Dakaris nel
1958, e successivamente venne scavato in varie campagne sino al 1977.
Durante gli scavi vennero rinvenuti molti semi di fave che, consumate
non cotte, sono note per i loro effetti allucinogeni. Effetti di questo
tipo sono rintracciabili anche ai semi dei lupini, anch’essi ritrovati
nel sito.
Il rito
Per
comunicare con l’aldilà la prima operazione da portare a termine era
una cerimonia di purificazione, cui seguiva un sacrificio di pecore. I
visitatori attraversavano poi un labirinto aperto e una serie di
corridoi sotterranei nei quali lasciavano offerte e denaro. Il sacerdote
officiante poneva una serie di domande e pronunciava alcune preghiere
in grado di rendere tutto il rito ancor più
ufficiale, per poi arrivare alla sala centrale nella quale veniva sollevato da una gru simile a quella utilizzata nei teatri (Aeorema).
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