Una città antica di 200 kilometri quadrati
Sui Monti Orastiei in Romania un’autentica metropoli, che si estende
per 200 chilometri quadrati, attende di essere portata alla luce dagli
anni Novanta.
I templi daci dei Monti Orastiei sono tra le più importanti vestigia
della nostra storia, anche se oggi costituiscono un’attrattiva più per i
cercatori di tesori o per gli “yoghi” che non per classici turisti.
Con il decorrere dei secoli, dei santuari edificati dagli antenati del
popolo romeno è rimasta solo qualche rovina.
Così come la città proibita di Machu Picchu, l’insediamento noto con il
nome di Sarmizegetusa è ancora avvolto nel mistero. L’ipotesi
formulata più di recente circa questo luogo, del quale abbiamo imparato
a scuola che fu la capitale dello Stato dacico, è che esso costituisce
solo una piccola parte di un’enorme città, appunto di circa 200
chilometri quadrati.
La maggior parte delle vestigia è ancora sotto terra. Le prime
dichiarazioni delle persone coinvolte in questi studi sono state fatte
dal generale di divisione Vasile Dragomir, in una serie di articoli
apparsi sulla stampa di quegli anni. Secondo il generale, la scoperta
era stata fatta dall’esercito, che cercava nelle zone montuose siti
dove poter allestire campi militari. È così che furono scoperti gli
edifici, ma anche le cinte sotterranee che hanno scioccato i
ricercatori.
Secondo i dati dello studio, la residenza dei re daci era situata sul
massiccio Sureanu, che discende verso est, mentre a nord e a ovest nel
Podisul Transilvaniei, tra i fiumi Sebes e Strei. «Ogni picco di questa
montagna è stato terrazzato dal basso verso l’alto. Ogni
terrazzamento, che era abitato, era difeso da dei muri. Sulle vette
sono state costruite una o più città fortificate. Si arrivò sino a qui
in modo che ogni isolato di ciascun agglomerato urbano più grande fosse a
sua volta difeso da un muro», scriveva Dragomir....
martedì 10 settembre 2019
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