La prima cosa che ti devi porre innanzi agli occhi nel tentare l'occulto nella natura spirituale è di conoscere lo spirito, o il demone o angelo o il genio che immediatamente rappresenti lo scalino superiore alla tua natura di uomo più o meno perfetto. Da quello che ho citato da Teodoreto, l'angelo cristiano è spirito di purità assoluta e messaggero di Dio—il dèmone invece è variabile come tendenza e come purificazione.
Adopererò il nome di Genio per uscire dalle restrizioni e dalle definizioni: quando tu avrai incominciato a conoscere il tuo, definirai il primo.... e quando ne avrai conosciuti molti potrai avere un concetto approssimativo, ma sempre imperfetto, della scala di oro che comincia dai meno puri e termina ai perfettissimi.
Gli antichi insegnavano che per conoscerlo bisogna renderselo propizio con la pratica della giustizia, per l'innocenza dei nostri costumi (è sempre Apuleio che parla) allora egli vi aiuterà con la sua previdenza nelle cose che voi ignorate, dei suoi consigli nelle vostre indecisioni, vi soccorrerà nei pericoli, e della sua assistenza non vi priverà nelle avversità: talvolta nei sogni, talvolta nei segni visibili, talvolta comparendovi, vi eviterà i mali, vi procurerà il bene, vi solleverà nelle vostre cadute, vi sosterrà nelle dubbie occasioni, vi illuminerà nel buio delle vostre ricerche, vi manterrà nella buona fortuna, vi trarrà dalla cattiva.
I Pitagorici, dice Aristotile, si maravigliavano ogni volta che sentivano qualcuno confessare di non aver visto mai il suo Genio. In un senso volgare e filosofico era quello dei Pitagorici un rimprovero a coloro che non coltivano il loro spirito, perché l'animo dell’uomo è il santuario del Genio: ma nel significato occulto era un disprezzo per colui che fuori la scuola aveva le orecchie tappate di stoppia e gli occhi legati con la cera, per non vedere la persona o l’immagine e non sentire la voce, l'armonia delle esistenze intradivine, che servono come fiaccola all'esistenza dei perfettibili.
Il domma cristiano è profondo: il buon angelo custodisce il fanciullo, ma voi non avete visto dipinto mai un adulto col suo bravo angelo a lato: il simbolismo vuol dire che per avere il buon angelo con le brave ali aperte, a tutela dei buoni passi, nella breve ed aspra traversata della vita bisogna del fanciullo conservare la purità, l'innocenza e... la fede: se no appaiono, di sotto alle ali, un bel paio di appendici più o meno bafomettiane, e il viaggiatore innocente, il fanciullo puro e mondo, diventa il Dottor Fausto, accompagnato dall'eccellente amico con le corna, il quale è un genio anche lui... ma un genio musicale che ti tocca tutte le corde sensibili, pur di farti ballare come una scimmia scottata (GIULIANO KREMMERZ)
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