Roma
è senza dubbio la città degli obelischi dell'antico Egitto e moderni.
L'Obelisco del Foro Italico, ricavato da un unico blocco di marmo di
Carrara alto 19 metri per due metri alla base, del peso di 300
tonnellate, è unico nel suo genere. Per trasportarlo a valle si
utilizzarono 36 coppie di buoi che per cinque mesi lo trainarono su
binari lubrificati fino a raggiungere la costa, dove fu imbarcato alla
volta di Fiumicino tramite un pontone realizzato a La Spezia. Raggiunto
il porto laziale risalì il Tevere, giungendo a Roma il 6 maggio 1932.
Si affidò l'innalzamento all'architetto Costantini, lo stesso che decorò
anche il Ponte Vittorio Emanuele II sul Tevere e realizzò il complesso
natatorio del Foro Italico.
Il più grande blocco marmoreo che sia mai venuto alla luce dalle viscere della Terra, campeggia sul vasto complesso del Foro Italico, alla base di Monte Mario. La cuspide di oro puro in cima, del valore di mezzo milione, è stata rubata nell'immediato dopoguerra. Nel 2006 iniziarono i lavori di restauro, terminati, due anni dopo, nel settembre 2008
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Il più grande blocco marmoreo che sia mai venuto alla luce dalle viscere della Terra, campeggia sul vasto complesso del Foro Italico, alla base di Monte Mario. La cuspide di oro puro in cima, del valore di mezzo milione, è stata rubata nell'immediato dopoguerra. Nel 2006 iniziarono i lavori di restauro, terminati, due anni dopo, nel settembre 2008
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