martedì 10 marzo 2020

Il mistero etrusco della Cuccumella



Vulci fu una città stato etrusca di notevole importanza e dimensioni,un luogo che tutt'ora conserva opere di inestimabile valore archeologico come la tomba François e la Cuccumella,il tumulo più grandre d'Etruria.Quest'ultima, già esplorata da cercatori di tesori o di improbabili emozioni come Luciano Bonaparte o lo scrittore D.H. Lawrence,è un'opera di evidente significato simbolico.Presenta un diametro di 65 metri e un'altezza di 20 con tre ingressi di accesso preceduti da un lungo dromos al cui interno vi è un intricato labirinto interamente scolpito nel tufo.La forma esteriore è quella di 2 coni sovrapposti:uno punta verso il cielo,l'altro verso la terra con un evidente significato magico simbolico.Le energie provenienti dalle stelle passavano attraverso i cunicoli sotterranei,nelle cui pareti erano scolpite costellazioni ed animali,superando simbolicamente il potere distruttivo della morte.Misura circa 70 metri di diametro per 20 di altezza, poggia su uno strato roccioso di tufo sul quale è stato edificato un tamburo anulare di imponenti lastroni di nenfro sopra cui sono stati sovrammessi altri lastroni di tufo più leggeri e piccoli.
Vi sono anche, nel cuore del tumulo, i resti di due torri, alte
probabilmente almeno una diecina di metri, una quadrata e l'altra conica, le cui funzioni ci sono del tutto ignote, anche se si ipotizza che servissero a sostenere grandi statue o bracieri.
Negli anni '20 del '900, benché in stato di completo abbandono, il monumento affascinò un turista d'eccezione come D.H. Lawrence, il quale vi dedicò una parte significativa del suo "I luoghi etruschi", rimanendo particolarmente colpito dal "labirinto" che traversa il banco
di tufo sottostante al tumulo, una serie di gallerie sotterranee che si intersecano ripetutamente, si diramano, finiscono a fondo cieco per uno sviluppo lineare di oltre 700 metri senza condurre in apparenza da nessuna parte, "labirinto" al quale attribuì un qualche misterioso significato iniziatico
Ad infittire il mistero, scavi scientifici compiuti negli anni '30
misero in evidenza oltre alle torri una grande sala ipogea con gradinate tutt'intorno e due scale a gradini, che tappresenta un enigma del tutto anomalo di per sé.
C'è chi pensa che la Cuccumella avesse una valenza diversa, per quanto pur sempre cultuale, da quella funeraria. C'è chi lo nega, basandosi sul fatto che nelle camerette attigue alla grande sala ci sono quelli che sembrano dei normali lettini funerari, e c'è chi combina le due cose, attribuendo alla grande sala funzioni religiose speciali di clan,
tipiche della potente famiglia che dovrebbe aver edificato il tumulo, e insieme funzioni funerarie per la stessa….

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