Sconfitto da Castruccio Castracane, nel 1322 Spinetta abbandonò le sue terre in Toscana e trovò rifugio presso gli Scaligeri. A Verona si fece costruire in Borgo Sacco (la Campagnola) un "sontuosissimo palazzo con bellissimi giardini per suo diporto e sollazzo". Inoltre volle che dopo la sua morte venisse costruita nei pressi una chiesa dedicata a San Giovanni Battista, poi detta San Giovanni in Sacco, con annesso ospizio per poveri e nobili decaduti. L'edificio venne completato nel 1352. Chiesa e ospizio vennero in parte distrutti nel 1517 in seguito alla guerra provocata dalla Lega di Cambrai, ma già ne 1529 fu ricostruita in Campo Marzo. In quanto di proprietà privata non fu demaniata da Napoleone. Soppravvisse fino al 1880 circa, quando fu abbattuta: al suo posto sorse la casa al numero 44 di via Nicola Mazza. Il bel mausoleo di Spinetta finì a Londra.
giovedì 5 marzo 2020
Lo splendido monumento funebre veronese finito a Londra
Sconfitto da Castruccio Castracane, nel 1322 Spinetta abbandonò le sue terre in Toscana e trovò rifugio presso gli Scaligeri. A Verona si fece costruire in Borgo Sacco (la Campagnola) un "sontuosissimo palazzo con bellissimi giardini per suo diporto e sollazzo". Inoltre volle che dopo la sua morte venisse costruita nei pressi una chiesa dedicata a San Giovanni Battista, poi detta San Giovanni in Sacco, con annesso ospizio per poveri e nobili decaduti. L'edificio venne completato nel 1352. Chiesa e ospizio vennero in parte distrutti nel 1517 in seguito alla guerra provocata dalla Lega di Cambrai, ma già ne 1529 fu ricostruita in Campo Marzo. In quanto di proprietà privata non fu demaniata da Napoleone. Soppravvisse fino al 1880 circa, quando fu abbattuta: al suo posto sorse la casa al numero 44 di via Nicola Mazza. Il bel mausoleo di Spinetta finì a Londra.
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