A
breve distanza dalla Porta Romana a Veroli, si erge maestosa la chiesa
romanica di Sant’Erasmo (XII sec.) edificata sugli antichi luoghi di
culto di un precedente monastero. La chiesa è dedicata al Santo martire
che, secondo la tradizione cristiana, scampò per sette giorni alla
straziante morte, per opera di San Michele. La Chiesa di Sant’Erasmo
conserva dell’edificio originario la facciata con portico a tre archi,
le absidi e il campanile. In origine si trattava sicuramente
di un cenobio benedettino, forse fondato dallo stesso San Benedetto in
viaggio da Subiaco a Montecassino.All’interno, una tela del Maestro
Sebastiano Conca ricorda lo storico incontro tra Federico Barbarossa e
il Papa Alessandro III avvenuto in Sant’Erasmo nel 1170.
Sempre nel 1170 in Sant’Erasmo assistiamo alle nozze di Oddone Frangipane con Eudocia, nipote di Manuele I Comneno imperatore di Bisanzio.
La tradizione misteriologica eucaristica ricorda inoltre che il 26 marzo 1570, giorno di Pasqua, ancora in Sant’Erasmo, venne esposto il SS. Sacramento per le quaranta ore di pubblica adorazione, e da un calice contenente l’Ostia consacrata si sprigionò una luce abbagliante seguita da altri fenomeni teofanici che durarono circa 30 minuti, rimarcando la sacralità di un luogo dove forte era ed è tuttora la presenza del Logos, cosí come descritto nel Vangelo di Giovanni...Nella parete interna sinistra dell’atrio, troviamo un affresco della Vergine che ricorda la figura piú antica di Iside con ai piedi il simbolo della luna e del serpente.
Ci si interroga come mai imperatori, papi, nobili famiglie e cavalieri templari scelsero proprio la chiesa di Sant’Erasmo per eventi cosí importanti e per sottolineare, con simboli ben visibili, il proprio passaggio a perenne memoria...
Sempre nel 1170 in Sant’Erasmo assistiamo alle nozze di Oddone Frangipane con Eudocia, nipote di Manuele I Comneno imperatore di Bisanzio.
La tradizione misteriologica eucaristica ricorda inoltre che il 26 marzo 1570, giorno di Pasqua, ancora in Sant’Erasmo, venne esposto il SS. Sacramento per le quaranta ore di pubblica adorazione, e da un calice contenente l’Ostia consacrata si sprigionò una luce abbagliante seguita da altri fenomeni teofanici che durarono circa 30 minuti, rimarcando la sacralità di un luogo dove forte era ed è tuttora la presenza del Logos, cosí come descritto nel Vangelo di Giovanni...Nella parete interna sinistra dell’atrio, troviamo un affresco della Vergine che ricorda la figura piú antica di Iside con ai piedi il simbolo della luna e del serpente.
Ci si interroga come mai imperatori, papi, nobili famiglie e cavalieri templari scelsero proprio la chiesa di Sant’Erasmo per eventi cosí importanti e per sottolineare, con simboli ben visibili, il proprio passaggio a perenne memoria...
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