Nei
tanti bei borghi antichi sparsi in Italia – in particolare nell’area
compresa tra Toscana, Umbria, Marche e Lazio – è comune notare, nelle
abitazioni medievali, due porte che danno accesso alle strade in pendio,
una ampia con il gradino basso, la porta di ingresso, l’altra alta e
angusta, oggi quasi sempre murata, dall’accesso rialzato di 40-60
centimetri rispetto al livello della strada, la cosiddetta “ Porta del
Morto”. Quest’ultima, asimmetrica rispetto alla facciata, attigua al
portone principale e riconoscibile per l’arco a sesto acuto, a tutto
sesto, o per l’architrave, ha da sempre incuriosito architetti, storici e
turisti per la sua storia controversa.
Secondo la tradizione popolare, tale porta veniva aperta solo quando si verificava un lutto in famiglia
La
sua funzione era, dunque, unicamente quella di facilitare l’uscita
della bara del defunto, mentre durante tutti gli altri giorni dell’anno
restava murata, o sprangata, spesso addirittura con mobili e masserizie
accumulati contro di essa.
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