Già che ci sono voglio restare ancora per un po sull'Olimpo degli dei antico egizi per parlare ancora della loro affascinante, misteriosa ed intrigante religione. Oggi parlerò di un dio abbastanza conosciuto, forse però non molto approfondito dai più, il dio nano Bes. Le sue funzioni apotropaiche lo resero molto celebre a Tebe durante il Nuovo Regno quale dio della danza e di tutte le occupazioni gioiose. Era pure considerato il “patrono del sonno” perché teneva lontani gli incubi notturni dando serenità al dormiente, a questo proposito era spesso usato come ornamento per i letti. Va precisato che alcuni studiosi asseriscono che il dio Bes fosse originario del centro Africa, cosa che giustificherebbe la sua rappresentazione come un pigmeo. Su questa ipotesi sono stati avanzati molti dubbi, Bes veniva rappresentato con aspetto grottesco, il corpo deforme con piume tra i capelli, il suo viso si presentava con una enorme smorfia ed una lunga e larga lingua che ricadeva su una barba a ventaglio. Il suo aspetto faceva sorridere ma aveva il compito di terrorizzare gli esseri maligni che circondavano le creature umane. In effetti la rappresentazione di Bes non corrisponde a quella di un pigmeo che in forma ridotta rispetta però le proporzioni umane, Bes è piccolo, possiede arti corti, ma la testa ed il torace sono di dimensioni normali. Secondo gli studiosi che hanno effettuato un'indagine medica attuale, parrebbe che Bes fosse colpito da “acondroplasia” ovvero distrofia congenita che comporta tali deformazioni non riconducibili al nanismo vero e proprio. Ovviamente queste sono supposizioni basate sulla sola rappresentazione del dio non su di un essere umano, come tali non possono certo riflettere il pensiero di coloro che lo rappresentavano. Inizialmente Bes era associato al clan del dio Seth, nemico di Osiri, e gli venivano attribuiti gli stessi istinti bestiali della natura di Seth, Avvenne poi che la dea Tueret si dissociò da Seth e lo abbandonò, Bes seguì la dea, la sposò divenendo così il più fedele guardiano di Horo. Non c'era casa che non custodisse una statuetta del dio, considerato patrono della famiglia e dei bambini, infatti veniva associato ai divertimenti ed era anche patrono delle danzatrici, assisteva le donne durante il parto e vigilava sui neonati. Divinità protettrice dal malocchio e dalle forze del male e dio della casa, dio della musica, della salute, della fertilità e del matrimonio. Bes era anche il dio della toilette ed in quanto tale la sua forma veniva data agli astucci per cosmetici. A volte veniva raffigurato con in mano una clava ed uno scudo per spaventare i malvagi. In epoca tolemaica venne assimilato al dio Ra, ma venne anche associato al culto dei morti con proprietà demoniache. Nel tempio di Dendera è rappresentato un corteo dove compaiono numerosi Bes, anche con nomi diversi, i quali suonano e danzano. Durante la XVIII dinastia lo si ritrova in alcuni casi con con le ali, forse in relazione al culto solare. Bes venne anche recepito dai romani come un guerriero con corazza, scudo e spada. Per qualche tempo Bes resistette anche al cristianesimo per poi trasformarsi in un demone che terrorizzava gli uomini, come tale venne assimilato ad un “discepolo” del primo patriarca copto Shenuda, nemico dei pagani e distruttore di templi. Trovo perlomeno curioso che a volte si cerchi la bellezza in un dio buono per poi trovare la bontà in un dio brutto.
(Fonti e bibliografia:
Mario Tosi, “Dizionario Enciclopedico delle divinità dell'Antico Egitto”, Ananke, 2004
Edda Bresciani, “Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto”, De Agostini, 2005)
Piero Cargnino
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