giovedì 23 gennaio 2020

I mitrei di Aquincum,budapest

Il villaggio romano di Aquincum era un antico castrum romano che sorgeva alla periferia dell'attuale città di Budapest, in Ungheria, nel distretto di Óbuda. Il toponimo deriva probabilmente da quello del villaggio celtico precedente, fondato dalla tribù degli Eravisci, che avevano chiamato il luogo Ak-Inc, cioè "ricco di acque", data l'abbondante presenza di sorgenti termali. Sorto alla fine del I sec. d.C. per contrastare l'espansione delle tribù germaniche e sarmatiche, divenne nel 106 la capitale della provincia della Pannonia Inferiore. Ai quei tempi l'abitato era soltanto un piccolo villaggio, mentre il castrum era già di dimensioni considerevoli. Quando venne completata l'abitazione del luogotenente, era talmente imponente da poter ospitare degnamente anche gli imperatori di passaggio. La residenza non durò a lungo, perché qualche tempo dopo venne trasferita nel vicino villaggio di Gorsium , mentre Aquincum rimase attiva come centro militare. Con l'avvento del Medioevo, il villaggio sorto sopra l'antico castrum continuò a svilupparsi in direzione dell'attuale Buda, mentre dall'abitato sorto sulla riva opposta del Danubio iniziò a svilupparsi la futura città di Pest.
I primi scavi vennero effettuati grazie alla scoperta fortuita di alcuni resti da parte di un vinaio, nel 1778. Da allora dell'antica città romana sono venuti fuori numerosi resti, tra cui un anfiteatro, il foro, un acquedotto, alcune terme, nonché numerosi altari votivi, sarcofagi, stele funerarie e statue religiose. Il sito archeologico, che all'epoca della massima espansione copriva un'area pari a circa 23 ettari, oggi risulta ancora in corso di scavi. L'attiguo museo ospita una collezione di circa 1200 reperti tra vasellame, statue e frammenti lapidei. Tra questi, va annoverato anche un esemplare del Quadrato del SATOR, trovato inciso su una tegola nella variante che comincia con la parola "Rotas", come tutti i palindromi di epoca romana.

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