venerdì 29 marzo 2019
La concezione dell'inferno nella religione ebraica
L'ebraismo non ha un paradiso vero e proprio, nella tradizione ebraica ci sarebbe lo sheol una sorta di inferi (Limbo dei Padri o Seno di Abramo), questo perché era appunto tradizione che sarebbe stato il Messia ad aprire le porte del Paradiso, con il suo arrivo (deve ancora arrivare) in questo Seno di Abramo le anime dei Giusti non godono della visione beatificante, ma vivono comunque nell'attesa, da qui in alcuni ristretti ambienti antichi ebraici è previsto pregare per i morti. Le anime non giuste già assaporano la Geenaa o l'inferno, perchè comunque non potranno mai godere della visione di Dio
tuttavia oggi gli ebrei possono credere liberamente in materia dell'aldilà perché in molti ambienti l'attesa del Messia è un po' scemata
mentre invece i cristiani credono in Paradiso e Inferno ( i cattolici anche nel Purgatorio) dove il primo c'è visione beatificante, dove l'anima è nella piena gioia con Dio, mentre l'inferno è preclusione totale di questa visione
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