martedì 5 marzo 2019

RENNES LE CHATEAU SI TROVA IN OCCITANIA NELLA TERRA DEI CATARI


Il termine “cataro” deriva dal greco e significa "puro". Teologicamente erano conosciuti come “DUALISTI” mentre nel gergo popolare erano detti “ALBIGESI” dal nome della città di Albi che pur non essendo il centro a maggior densità catara, ha dato loro il nome in ricordo di un importante avvenimento: il potente vescovo della città, Sicardo, aveva condannato al rogo alcuni di loro che poi furono liberati perchè così volle il popolo. Erano anche chiamati i “Bonhommes”, perchè godevano di una certa considerazione.
Il catarismo affonda le sue radici nei primissimi secoli del cristianesimo: già i discepoli di Novaziano, nel III secolo, si autodefinivano catari, ovvero “puri”, ma è nel XII secolo ad Albi, in Occitania, che nasce il fenomeno destinato a segnare l’intera storia religiosa medievale.
Il loro fondamento era la contraddizione tra l’anima dell’uomo che è pura e il mondo che è malvagio.
All’inizio esistevano due principi, quello del bene e quello del male, e in loro esistevano, da tutta l’eternità, la luce e le tenebre. Dal principio del bene viene tutto ciò che è luce e spinto dal principio del male viene tutto ciò che è materia e tenebre.

Il castello cataro di Montsegur, a pochi chilometri da Rennes le Chateau, cadde il 16 marzo 1244.
Erano in 500, ma ne sopravviveranno appena la metà: oltre duecento, infatti, finiranno arsi sul rogo nella più grande strage di eretici mai compiuta dalla Chiesa cattolica; l’atto finale di una guerra durata cinquant’anni, che segnerà anche la fine dell’indipendenza politica e culturale dell’Occitania dalla Francia.

Erano albigesi, quei cinquecento, ovvero catari: la più celebre e popolare eresia del Medioevo, contro cui papa Innocenzo III ha lanciato una vera e propria crociata, l’unica indetta da cristiani contro altri cristiani.
Cuneo per secoli è stata la "porta girevole" delle eresie. in quanto i catari albigesi passarono dalla Francia in Italia e da qui si smistarono poi in tutto il nord Italia, ma molti si fermarono in provincia di Cuneo sulle Alpi in particolare a Roccavione e Dronero, alle porte di Cuneo, i quali divennero due centri Catari molto importanti e dove ancora adesso vi sono famiglie di origine catara.
Tiziana Chierotti

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