lunedì 25 marzo 2019
Arian la calamita del "labor-intra"
Arianna, la Signora del Labirinto….
Ed Arianna si fa dea ragno per Teseo.
È Signora del labirinto e dei suoi più nascosti misteri ed è signora del filo che regge gli umani destini. Nella sua forma numinosa è Dea del fato.
L’uccisione del Minotauro, creatura facente parte del dominio della Dea primordiale, segna l’inizio della superiorità che i Greci in epoca classica iniziarono ad attribuire al Dio padre Zeus.
Ma l’aura di sacralità che invadeva il toro, la Potnia ed Arianna non potè essere del tutto negata, e fu portata avanti dalla sacra unione della principessa e di Dioniso, il Dio androgino per eccellenza, votato alla Grande Madre, Signore dell’ebbrezza e paredro della Dea, dalla innumerevoli forme animali e vegetali.
Le nozze di Dioniso ed Arianna sono il modello mitologico di tutte le nozze dei Mysti del Dio.
Nessuna più di Arianna era degna di esserne l’eterna compagna.
Legata alla danza ed agli animali selvatici si pose subito a capo delle Menadi, con le quali condivideva la condizione di arcaica vergine libera e potente.
Lei, che è la guida all’interno del labirinto, nel centro sacro dell’anima, conduce la danza furente ed il suo silente ritorno.
Il viaggio estatico ha inizio per cercare Dioniso, e dopo averlo trovato, è per Arianna che si ritorna.
Arianna riconduce, permettendo di trattenere la scintilla divina che con tanto ardore si è trovata.
Arianna mantiene la zona centrale alla quale fare ritorno candida e sacra, in equilibrio perfetto tra puro furore, estasi sublime e quiete profonda.
Le Menadi sono folli in Dioniso ed austere in Arianna.
I poli opposti nuovamente collegati, fusi insieme per sempre nel centro perfetto del labirinto, con la corona ad avvolgere perpetuamente la seduzione che la danza scatena. Simbolo della perfetta ebbrezza divina.
Con ogni probabilità Arianna in epoca arcaica era anche considerata una dea orgiastica ed il sacrificio maschile era parte del suo culto, lo stesso sacrificio descritto in numerose storie dionisiache, basti pensare alle “Baccanti” ed allo sbranamento di Penteo.
Attorno ad Arianna sempre si protendono le ombre della morte.
In quanto sposa di Dioniso è la compiuta immagine della bellezza che, toccata dall’amato, dona l’immortalità, ma per poterlo fare deve superare angosce, traumi, perdite.
Caratteristica dell’elemento Dionisiaco è l’abbraccio degli opposti, e tutti coloro che vengono in contatto col Dio portano in sé vita e morte, mortalità ed immortalità, anima mortale ed anima divina.
Arianna è una Afrodite umana.
Colei che sempre aspetta e perpetua, danzando, il ritorno di Dioniso.
Il ritorno del toro.
Immersa tra le stelle, avvolta dalla sua lucente corona, Arianna ancora tesse trame ed orditi.
Libera ed inviolata ancora ci conduce, danzando, verso il centro del labirinto....
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