Statua
lignea rappresentante la dea Mefitis, alta 168 cm., ritrovata nel
santuario della Valle d’Ansanto, presso Rocca San Felice (Avellino),
risalente al VI-V secolo a.C. e attualmente conservata al Museo di
Capodimonte, Napoli. Il culto della dea Mefitis è documentato nella
regione abitata dagli antichi Oschi, e in particolare nella Valle
d’Ansanto, a partire dal VI secolo a. C. La particolare conformazione
del luogo, di origine vulcanica, le sue acque solforose e le esalazioni
sulfuree furono fattori determinanti per la sacralizzazione del luogo.
La dea rivela, infatti, un particolare legame con le acque termali e
sulfuree alle quali si attribuivano qualità terapeutiche, e con le
sorgenti lattiginose che venivano considerate propiziatrici della
secrezione lattea nelle puerpere. Mefitis assumeva così la qualità di
dea protettrice della salute e della fertilità delle donne. Il
radicamento del suo culto è dimostrato dal fatto che è riuscito in parte
a sopravvivere all’introduzione del Cristianesimo, che ha sostituito,
in quei luoghi, al culto della dea quello della Vergine Maria,
mantenendone tuttavia le principali funzioni. A Rossano di Vaglio, ad
esempio, è stata dedicata una cappella alla Vergine, proprio nei pressi
della sorgente che un tempo scorreva all’interno del tempio pagano;
mentre a Mirabella Eclano fu istituito il culto del Sacro Latte della
Beatissima Vergine ….
sabato 9 marzo 2019
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