Saliceto Chiesa di S. Martino: La Legione Tebea sbaraglia il paganesimo
Connesso a Marte è il culto cristiano della “Legione Tebea”, i cui martiri sono oggetto di una particolare e antichissima venerazione in Piemonte, Liguria, Vallese, Delfinato e Provenza. Il culto di questi martiri è molto antico e risale al primo cristianesimo: documentato da Eucherio, vescovo di Lione, a metà del V secolo.
La leggenda vuole che questa legione, di stanza in Alto Egitto, sia stata trasferita sulle Alpi, nelle retrovie del limes (confine) romano settentrionale sempre più minacciato di Goti, Franchi e Burgundi dall’imperatore Massimiano tra il III e IV secolo (in altre versioni ad impartire l’ordine di trasferimento della legione fu l’imperatore Diocleziano).
La legione Tebea subì la decimazione, allorché l’imperatore si avvide che molti legionari professavano segretamente la fede cristiana. In seguito a questo evento altamente drammatico molti legionari disertarono e fuggirono, ma furono rincorsi dai cavalieri inviati alla loro ricerca dall’imperatore e finirono giustiziati sul luogo della cattura.
Tra questi martiri i più famosi furono san Maurizio, san Secondo, san Defendente, san Fedele, san Fiorenzo, san Felice, san Vittore di Marsiglia, san Magno, sant’Avventore, sant’ Ottavio, san Solutore, san Mauro… Caratterista comune a tutti questi martiri è la divisa da legionario che rimanda palesemente a Marte.
Connesso a Marte è il culto cristiano della “Legione Tebea”, i cui martiri sono oggetto di una particolare e antichissima venerazione in Piemonte, Liguria, Vallese, Delfinato e Provenza. Il culto di questi martiri è molto antico e risale al primo cristianesimo: documentato da Eucherio, vescovo di Lione, a metà del V secolo.
La leggenda vuole che questa legione, di stanza in Alto Egitto, sia stata trasferita sulle Alpi, nelle retrovie del limes (confine) romano settentrionale sempre più minacciato di Goti, Franchi e Burgundi dall’imperatore Massimiano tra il III e IV secolo (in altre versioni ad impartire l’ordine di trasferimento della legione fu l’imperatore Diocleziano).
La legione Tebea subì la decimazione, allorché l’imperatore si avvide che molti legionari professavano segretamente la fede cristiana. In seguito a questo evento altamente drammatico molti legionari disertarono e fuggirono, ma furono rincorsi dai cavalieri inviati alla loro ricerca dall’imperatore e finirono giustiziati sul luogo della cattura.
Tra questi martiri i più famosi furono san Maurizio, san Secondo, san Defendente, san Fedele, san Fiorenzo, san Felice, san Vittore di Marsiglia, san Magno, sant’Avventore, sant’ Ottavio, san Solutore, san Mauro… Caratterista comune a tutti questi martiri è la divisa da legionario che rimanda palesemente a Marte.
Nessun commento:
Posta un commento