martedì 12 febbraio 2019
Seneca scrisse: "andremo la dove vanno tutte le cose"
La Stele di Camin, che ho visto recentemente, al museo archeologico di Padova, mi fa ricordare la pacata frase di Seneca. La lapide apre la visita ad altre dodici steli, poste in fila e che denotano delle forti similitudini fra esse.
L'immagine ci riporta ad un momento di distacco, la donna saluta un viandante, che probabilmente è il marito pronto ad intraprendere il suo viaggio nell'Aldilà, la moglie porge al consorte un'anatra, animale magico legato al volo rivelatore e come uccello legato indissolubilmente agli ultimi sauri viventi, animali dotati di indubbie capacità, con doti misteriose di orientamento durante le lunghe migrazioni . Nella stele tutto sembra sospeso, surreale, fra sogno e ritualità, colpisce la solennita e la compostezza di lei che porge l'animale augurale per eccellenza dei Veneti fra acqua, terra e cielo, ma che sopratutto guiderà il defunto affinchè possa superare i pericoli e le difficoltà dell'altro mondo!
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