"Il
delirio sgorga in apparenza senza limiti, non solo dal cuore umano ma
da ogni forma di vita, manifestandosi più che mai nel risvegliarsi della
terra a primavera ed emblematicamente in piante come l'edera, sorella
della fiamma, madri l'una e l'altra di Dioniso, che ne ebbe bisogno in
successione per la sua nascita sempre incompleta, interminabile. Questo
dio ci mostra così un soffrire insito nel nascere, un nascere soffrendo.
Sua madre, Semele, non ce la fece a darlo interamente
alla luce. Dio di nascita incompleta, della sofferenza e dell'allegria,
egli annuncia il delirio interminabile, la vita che muore per
ritornare. Dio che nasce e dio che torna. Che ubriaca, e non solo col
succo della vite, suo simbolo più di ogni altro, ma soprattutto con sè
stesso."
M. Zambrano, Chiari del bosco
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