Testamento
e saggio postumo – Jean-Loup Charvet è morto il 25 maggio 1998, a
trentasette anni –, «L’eloquenza delle lacrime» incrocia la pittura, la
musica e la letteratura dell’età barocca alla ricerca di quell’oggetto
inafferrabile che cola disseccando, brucia raffreddando, brilla
nell’ombra. «Calligrafia dell’anima», le lacrime sono anche la più bella
metafora del canto, della musica in ascolto del silenzio, un simbolo
capitale dell’esistenza umana e della stessa cultura. «A
questa specie di parola “liquida” e coagulata sono consacrate queste
pagine stupende», scrive Gianfranco Ravasi nella Prefazione, «composte
in modo tale da diventare una “storia delle lacrime”, tracciata in forma
non pedantemente diacronica o sistematica ma – oseremmo dire –
“impressionistica”, come è appunto il mondo visto attraverso il velo
iridescente di una lacrima. Un racconto che risale quasi sino alle
origini».
venerdì 21 dicembre 2018
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