La vanità.
La Domus Aurea di Nerone, la Versailles del mondo antico, costruita sopra le macerie del Grande Incendio confiscando i beni e le proprietà dei cittadini Romani. Una tenuta immensa di 80 ettari nel cuore della città, architetturalmente all'avanguardia, le fonti antiche ci dicono di come brillasse per l'oro che la ricopriva (da qui il nome). Fu edificata unicamente per il piacere personale del Princeps, circondato dallo sfarzo e da opere d'arte fatte trafugare da ogni parte dell'Impero.
Di questa immensa dimora non ci restano che pochi ruderi, dopo la caduta di Nerone venne demolita e si decise di riconsegnare quell'area privata al Popolo tutto, così sopra il laghetto artificiale al centro della villa venne costruito un luogo destinato alla socialità e al pubblico svago: l'Anfiteatro Flavio. Fu un atto estremamente simbolico, i cittadini si erano riconquistati quello che un solo uomo gli aveva strappato, innalzando un altra opera immensa e colossale, questa volta però proprietà di tutti.
La Domus Aurea di Nerone, la Versailles del mondo antico, costruita sopra le macerie del Grande Incendio confiscando i beni e le proprietà dei cittadini Romani. Una tenuta immensa di 80 ettari nel cuore della città, architetturalmente all'avanguardia, le fonti antiche ci dicono di come brillasse per l'oro che la ricopriva (da qui il nome). Fu edificata unicamente per il piacere personale del Princeps, circondato dallo sfarzo e da opere d'arte fatte trafugare da ogni parte dell'Impero.
Di questa immensa dimora non ci restano che pochi ruderi, dopo la caduta di Nerone venne demolita e si decise di riconsegnare quell'area privata al Popolo tutto, così sopra il laghetto artificiale al centro della villa venne costruito un luogo destinato alla socialità e al pubblico svago: l'Anfiteatro Flavio. Fu un atto estremamente simbolico, i cittadini si erano riconquistati quello che un solo uomo gli aveva strappato, innalzando un altra opera immensa e colossale, questa volta però proprietà di tutti.
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