Il
dio dal doppio volto simboleggia il principio di permanenza per il
quale il passato e l'avvenire formano una cosa sola. Questo UNO non e'
stabile se non nell ' instabilita' dei mutamenti perpetui, cui presiede
la mezzaluna formatrice. Tutto si conserva soltanto modificandosi
incessantemente. Le cose nascono e rinascono ad ogni istante:la
creazione e' continua, eterna, incessante. L'iniziato si distingue
perche' si associa alla Grande Opera in piena coscienza, e sa che cio'
che fa quando lavora all'esecuzione del piano dell'Architetto
immutabile. I popoli nordici non si accontentano di un Giano bifronte,
che guarda davanti e dietro di se'. Essi hanno raffigurato la loro
trinita' con un triangolo girevole composto da tre volti. In realta',
il loro pentacolo e' quello dell'Intelligenza che vede triplicemente,
distinguendo l'"agente", " l'atto" al quale si dedica e " L'azione" che
compie. L'agente e' tale solo perche' agisce, e non potrebbe agire senza
che vi sia azione; ma la distinzione e' soggettiva, poiche' egli ha in
realta' la tri-unita'. I termini del ternario possono essere visti
separatamente per comodita' di analisi verbale, ma ognuno di essi e'
nulla senza gli altri due. Creatore che crea e creazione creata sono
tutt'uno con l'attivita' creatrice necessariamente permanente. Questa fu
la teologia dei Druidi, che sulla triade si trasmettevano concezioni
piu' approfondite di quelle del dogmatismo dei nostri seminari
contemporanei. CIT.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento