"La
Tradizione iniziatica ci dice che l'uomo è un Dio decaduto, involuto;
dallo stato di Armonia è "caduto" nella disarmonia. Compito della
Realizzazione e dell'Iniziazione è proprio quello di "reintegrare"
l'essere nella sua essenziale natura. Non si tratta di imparare nuove
nozioni, ma di percepire l'esistenza con altre modalità. L'erudizione
non conduce a niente; la comprensione avviene quando "viviamo" un
particolare stato di coscienza. Fino a quando si idealizza l'Assoluto
non si può uscire dal relativo. La Realtà sfugge al pensiero che
oggettivizza attributi, tendenze e scopi. Ma l'uomo non ama la Verità,
bensì l'erudizione della mente, il proprio io con i suoi indefiniti
contenuti, la vita della forma cangiante e fluttante, la gloria del
potere materiale e spirituale. Non afferrando il senza-tempo, che è
Assolutezza, plasma costrutti formali per compensare la sua
incompiutezza.
Il pensiero
costruisce immagini con cui baloccarsi; l'immagine del bene, del male,
dell'ideale politico, l'immagine della famiglia, del lavoro: ma tutte
queste immagini non hanno niente a che fare con la realtà. La realtà
empirica non è nè realtà assoluta nè irreale, ma una semplice
"apparenza", un fenomeno che appunto appare e scompare. Una nuvola in
cielo è vera, ma avendo essa una nascita e una morte, non può
considerarsi una costante o un assoluto. L'universo è "movimento
conformato", è fenomeno formale-vitale, un miraggio, una grande nuvola
che appare e scompare. La mente sensoriale vive per il contingente e per
l'illusione: da una parte si àncora disperatamente alle cose e agli
eventi, e dall'altra pronostica la sua morte, il suo annientamento, la
sua vacuità. Chi si difenisce mente sensoriale è un cadavere vivente e,
non volendo riconoscersi tale, va in cerca di alibi compensatori. L'io
vive di miserie e si costringe a considerarle verità per non andare
verso la sua stessa rovina.
Il più grande conflitto dell'uomo non deriva dal fatto che non risolve i suoi probelmi sociali, ma dal fatto che vive nell'ignoranza della sua stessa essenza. Ciò che non può essere capito empiricamente, può essere realizzato con la coscienza; l'individuo può realizzare la sua Essenza ultima perchè in essa affonda le sue radici. Il fiore è già contenuto nel seme, altrimenti non potrebbe dimostrarsi come fiore. Il desiderio non è che un riflesso di una gioia obliata, di un paradiso perduto. Una società basata sul consumismo o sulla dittatura del materialismo corporale formale è una società che cerca di stordirsi ma non di risolversi e ritrovarsi. Quando sapremo dirigere le nostre energie verso il Centro immutabile dell'Essere, allora potremo riavere quello che abbiamo perso."
(Raphael, Alle Fonti della Vita)
Il più grande conflitto dell'uomo non deriva dal fatto che non risolve i suoi probelmi sociali, ma dal fatto che vive nell'ignoranza della sua stessa essenza. Ciò che non può essere capito empiricamente, può essere realizzato con la coscienza; l'individuo può realizzare la sua Essenza ultima perchè in essa affonda le sue radici. Il fiore è già contenuto nel seme, altrimenti non potrebbe dimostrarsi come fiore. Il desiderio non è che un riflesso di una gioia obliata, di un paradiso perduto. Una società basata sul consumismo o sulla dittatura del materialismo corporale formale è una società che cerca di stordirsi ma non di risolversi e ritrovarsi. Quando sapremo dirigere le nostre energie verso il Centro immutabile dell'Essere, allora potremo riavere quello che abbiamo perso."
(Raphael, Alle Fonti della Vita)
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