domenica 14 aprile 2019

Marguerite Yourcenar, Maria Maddalena o Della Salvezza

" La mia entrata nella sala del banchetto bloccò ogni mascella; gli Apostoli si alzarono in tumulto temendo di essere infettati dal contatto con la mia gonna: agli occhi di quei benpensanti io ero impura come se fossi continuamente mestruata. Dio soltanto se n'era rimasto sdraiato sul suo sedile di cuoio: io riconobbi d'istinto quei piedi consumati fino all'osso a forza di camminare su tutte le strade del nostro inferno, quei capelli pullulanti di parassiti d'astri, quegli immensi occhi puri come i soli frammenti che gli restassero del suo cielo. Era brutto come il dolore; era sporco come il peccato. Caddi in ginocchio, ringhiottendo il mio sputo, incapace di aggiungere un sarcasmo all'orribile peso di quella desolazione di Dio. Vidi subito che non lo avrei potuto sedurre dal momento che non mi fuggiva. Mi sciolsi i capelli come per coprire meglio la nudità del mio peccato; vuotai davanti a lui la fiala dei miei ricordi. Capivo come quel Dio fuorilegge avesse dovuto sgusciare un mattino fuori dalle porte dell'alba, lasciandosi dietro le persone della Trinità sbalordite di essere rimaste in due. Aveva preso alloggio nella locanda del tempo; si era prodigato con innumerevoli passanti che rifiutavano di dargli l'anima ma pretendevano da lui ogni sorta di gioie tangibili. Aveva sopportato la compagnia dei banditi, il contatto dei lebbrosi, l'insolenza dei gendarmi: accettava come me l'orribile sorte di appartenere a tutti."

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