martedì 28 agosto 2018

il mistero dipinto fra le mura di Palazzo Altemps,Roma

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prezioso esempio di architettura rinascimentale, pressoché sconosciuto al grande pubblico, riportato alle sue forme originali grazie ad un attento restauro che ha eliminato modifiche che ne avevano alterato l’aspetto. I suoi splendidi interni e la magnifica loggia, affrescata come fosse un giardino d'inverno, fanno da sfondo alle straordinarie collezioni archeologiche appartenute a famiglie della nobiltà romana. Fra i capolavori in mostra il magnifico gruppo del Galata suicida appartenuta ai Boncompagni Ludovisi, i reperti provenienti dal santuario di Iside al Campo Marzio e dal santuario Siriaco al Giannicolo. Ma ciò che più intriga sono i molti simboli dipinti fra le pareti della cappella di famiglia dedicata da Marco Sittico Altemps al figlio Roberto morto per decapitazione.
La storia di Roma abbonda di misteri “noir” e di efferati delitti. Caso esemplare di trama omicida, architettata con maniacale perizia, la vicenda di Roberto Altemps, figlio illegittimo del cardinale Marco Sittico Altemps, accusato di adulterio e condannato alla decapitazione per volere di papa Sisto V nel 1586.
Inutili furono le suppliche del cardinale, a cui Sisto V rispose sprezzante “non vi può essere alcuna clemenza per chi infrange le leggi, anche se giovani, nobili o prelati”. Altrettanto vane furono le preghiere della giovane sposa che proclamava a gran voce l'innocenza del futuro padre del bimbo che portava in grembo.
Sisto V fu Papa solo per 5 anni (1585-90), tempo necessario per far condannare ben 311 persone a morte. Ex inquisitore della Santa Sede aveva emanato una bolla contro l’astrologia, la superstizione, le scommesse, la diffusione di avvisi pubblici e “Pasquinate”, la bestemmia, l’incesto, l’aborto e l’adulterio.
Tuttavia l’accanimento contro Roberto Altemps sembrerebbe essere stato di natura politica. Sisto V voleva arrestare l’opposizione politica di Marco Sittico che si era rafforzata grazie al matrimonio fra Roberto e Cornelia Orsini.La vicenda ha lasciato un’impronta duratura tra le pareti del palazzo dove, nascoste tra gli splendidi interni e la magnifica loggia affrescata come fosse un giardino d'inverno, vi sono metafore, allegorie e simboli esoterici che rimandano all’iniquo processo subito da Roberto Altemps e che trovano il loro culmine nella cappella di famiglia dedicata a S. Aniceto, martire morto per decapitazione.
Questa non fu ne' la prima ne' l’ultima storia nera legata a Palazzo Altemps; sembrerebbe infatti che vi sia una maledizione su questo palazzo anzi, potremmo dire addirittura, sull’intera zona che lo ospita. Tutte le famiglie che vi hanno abitato, ad iniziare dai Riario che lo fecero costruire nel 1477, hanno vissuto esperienze difficili al suo interno tanto da decidere di abbandonarlo….

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