mercoledì 15 agosto 2018

FREUD, CROWLEY, I CHING E IL MOSTRO DI LOCH NESS


Sigmund Freud, medico dell'anima e fondatore della Psicoanalisi, e il contemporaneo Aleister Crowley, mago occulto dello spirito, non si sono mai incontrati. Tuttavia essi condividevano alcune idiosincrasie e teorie: da una oscura prudenza nell'avvicinarsi alla sacra città di Roma fino alla credenza nella reincarnazione e nella possibilità di ricordare vite passate, a scopo terapeutico o magico. Un legame indiretto fra i due fu d'altronde la scrittrice Hilda Doolittle, che si fece psicanalizzare da Freud. Ella era vicina a Mary Butts - che fu parte per un periodo del circolo di Crowley in Sicilia - e portò i suoi timori per l'amica e per quello che considerava l'edonismo satanico del Mago sul divano del medico viennese. Butts, che pur muovendo qualche critica a Freud considerava importanti le sue scoperte, pubblicò un romanzo, 'Armed with Madness', dove coniugava, attraverso il modernismo, il Graal con la Psicoanalisi.
Sia Freud che Crowley ebbero inoltre a che fare con il Mostro di Loch Ness. Freud ne parlò in una lettera allo scrittore Romain Rolland in cui gli raccontava di un suo strano, e trascendente, "disturbo della memoria" durante una visita all'Acropoli ateniese, dove il Partenone sacro ad Atena si riteneva fosse abitato da un gigantesco serpente del mare: "E' come se, passeggiando in Scozia sulle rive del Loch Ness ci si trovasse di fronte al famoso mostro, e si fosse costretti ad ammettere che 'allora il serpente marino in cui non credevamo, esiste davvero!'"
Crowley, soprannominato La Grande Bestia, abitò da parte sua per un certo periodo sulla sponda del Loch Ness ai tempi dei primi avvistamenti del Mostro, che la tradizione vorrebbe evocato proprio dal Mago...egli intendeva stabilirvi un suo Tempio che poi realizzò a Cefalù, in Sicilia, e dove uno degli affreschi rappresentava proprio il Mostro. Da Cefalù, e dall'Italia, Crowley venne cacciato da Mussolini, nei confronti del quale sia lui che Freud ebbero inizialmente un'opinione positiva, che il Duce totalmente ignorò. A Cefalù Crowley era giunto consultando l'I Ching, l'antico oracolo cinese, come fece per tutta la vita, primo occidentale a usarlo correttamente come strumento divinatorio. Freud rispettava l'I Ching, ma fu il suo allievo Carl G. Jung ad assimilarlo permanentemente al pensiero psicologico e filosofico d'Occidente con la famosa introduzione alla versione del Libro dei Mutamenti pubblicata da Richard Wilhelm.
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Informazioni tratte in gran parte dal libro di recente pubblicazione 'I Ching' di Aleister Crowley: http://www.treditori.com/novita_i_ching.htm
(Nell'immagine un fotomontaggio di Freud con Crowley.)

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