Narni,
centro geografico d'Italia, è situata nel sud della regione Umbria su
una collina di 240 m di altezza a controllo dell'ultimo tratto della
Valnerina. Caratteristica città umbra con forti connotati medioevali
conserva numerose testimonianze storiche e archeologiche. L'area narnese
ospitò popolazioni già dal Neolitico, le prime testimonianze storiche
invece risalgono al 600 a.C., come disse Livio menzionando Nequinum
(Narni) e i suoi abitanti. Nel 299 a.C. fu conquistata
dalle truppe romane che la trasformarono in Colonia Latina, con il
nuovo nome di "Narnia", toponimo tratto dal fiume Nahar che scorreva ai
suoi piedi, l'odierno fiume Nera, che in lingua indoeuropea significa
proprio fiume. Nel 220 a.C. la strada consolare Flaminia attraversò
l'abitato, dando inizio ad uno straordinario processo di sviluppo
economico. Nel 90 a.C. divenne Municipio. Nel 369 i narnesi ebbero il
loro primo vescovo, il cartaginese Giovenale, che poi fu sepolto a
ridosso delle mura urbiche, dove fu costruita la cattedrale durante il
XII secolo. La città tra il tardo antico e l'alto medioevo fu contesa
tra i longobardi ed i bizantini. Il secolo XII fu in assoluto il più
florido per la storia della città. Nel 1371 fu costruita la rocca
Albornoziana che mise fine al sogno di autonomia di Narni iniziato nel
1143 quando nacque il libero comune narnese. Il 27 Luglio 1527 i
Lanzichenecchi dopo il sacco di Roma, nel ritorno saccheggiarono la
città distruggendo gran parte dell'archivio storico. Artisti illustri
hanno lasciato le loro opere partecipando alla ricostruzione del '500:
gli Zuccari, il Vignola, il Sangallo e lo Scalza. Narni ha inoltre dato i
natali ad illustri personaggi: l'imperatore romano Cocceio Nerva, il
condottiero di ventura Erasmo da Narni detto il "Gattamelata", papa
Giovanni XIII, la Beata Lucia, l'umanista Galeotto Marzio ed altri.
Alla periferia della città, percorrendo un sentiero nel bosco che passa accanto ai resti dell'antico acquedotto romano chiamato "Formina", si giunge in prossimità di un avvallamento sul quale sono stati costruiti degli enormi archi per mantenere la giusta inclinazione dell'ingegnosa opera idraulica. Poco prima di questo ponte, un cippo in pietra segna l'esatta ubicazione del centro geografico d'Italia.
Alla periferia della città, percorrendo un sentiero nel bosco che passa accanto ai resti dell'antico acquedotto romano chiamato "Formina", si giunge in prossimità di un avvallamento sul quale sono stati costruiti degli enormi archi per mantenere la giusta inclinazione dell'ingegnosa opera idraulica. Poco prima di questo ponte, un cippo in pietra segna l'esatta ubicazione del centro geografico d'Italia.
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