Come nella religione greca
„Io non prego mai per i morti, io prego i morti. L'infinita sapienza e clemenza dei loro volti – come si può pensare che abbiano ancora bisogno di noi? – Ad ogni amico che se ne va io racconto di un amico che resta; a quella infinita cortesia senza rughe ricordo un volto di quaggiù, torturato, oscillante. (da Lettera a Leone Traverso da [Roma, 25 gennaio 1957], p. 85)“
– Cristina Campo
– Cristina Campo
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