giovedì 22 dicembre 2016

Le origini della Massoneria in Europa continentale


 Risultati immagini per affresco del Palazzo delle Signoria a Firenze di Giorgio Vasari che ritrae Cosimo I de Medici
L'immagine è un affresco del Palazzo delle Signoria in Firenze di Giorgio Vasari che ritrae Cosimo I de' Medici con i suoi artisti. Un particolare di questo affresco attrae la nostra attenzione. Nella mano sinistra il primo Gran Duca di Toscana stringe una squadra ed un compasso.

Se la Muratoria1 è storicamente attestata in tutta Europa sin dall'alto medioevo, ben diverso è immaginare che vi sia stata continuità tra la Muratoria e la Massoneria sul continente europeo.
La Massoneria dei nostri giorni è figlia di quel particolare processo storico avvenuto tra il XVI ed XVII secolo nelle Isole Britanniche. 

Non sappiamo, poi, se ne dibatte ancora, se vi sia reale continuità tra la Massoneria degli speculativi e la Muratoria degli operativi o se piuttosto si sia trattato di una vera e propria “appropriazione indebita” (si veda a proposito il mio “Le origini della Massoneria. 10 ipotesi a confronto”).
Di certo se si può ipotizzare una continuità storica tra l'antica muratoria degli operativi e la massoneria degli speculativi nelle Isole Britanniche, per di più manifesta in diversi documenti d'epoca che ne segnalano la formazione, lo stesso non si può dire che sia accaduto sul continente.

La Massoneria come noi la conosciamo, nelle sue caratteristiche essenziali, arriva sul Continente attraverso gli Scozzesi e poi gli Inglesi, anche precedentemente alla stessa nascita nel 1717 della Gran Loggia di Londra. Evento che è considerato convenzionalmente l'atto di nascita della Massoneria.
Precedentemente a questo periodo non abbiamo esempi sul continente di organizzazioni massoniche con quelle che sono le caratteristiche anche rituali proprie di una “loggia massonica” così come oggi la conosciamo.

In vero il rev. Jacob Watson in un discorso del 1794 nella Loggia di San Giovanni di Lancaster dice una cosa molto interessante che ci permette di capire la genesi della massoneria speculativa nel Continente: 
"Masonry, though it derives its name from scientific, and its badges from operative architecture, comprehends the whole circle of arts and sciences; it has been the depòt of learning in all fomer ages. A lodge is, in foreign countries, eminently styled an Accademia"2.
In pratica se sin dal XVI secolo si osserva nelle Isole Britanniche come i cosiddetti "Accettati" monopolizzano la Massoneria (se non addirittura si impadroniscono di qualcosa di non loro) facendone uno dei principali "Centri di Unione" di tradizioni diverse da quella propriamente muratoria, sul continente, invece, queste tradizioni esoteriche erano organizzate diversamente e si palesavano nella forma di Accedemie.

Quando la massoneria dei Modern arriverà sul continente vi sarà un'incredibile opportunità per questi ordini, società e tradizioni esoteriche di manifestarsi attraverso di essa.
Allora infatti molti cenacoli esoterici cessano apparentemente di esistere, ma in realtà si innesteranno nella Massoneria, allora non ancora colpita da scomunica. Ma soprattutto la Massoneria, quale strumento aggregativo, aveva potenzialità che quelli vecchi non avevano: la possibilità di contare su un circuito internazionale istituzionalizzato sin allora inimmaginabile.
Quindi non è un caso che con la diffusione della Massoneria "britannica" in Europa continentale gli altri "contenitori" meno funzionali, meno ecumenici, meno organizzati e collegati internazionalmente, fossero abbandonati.
Così vedremo, ad esempio, come l'antica tradizione ermetica italica con il Principe di Sangro si costituirà in forma massonica (Antiquus Ordo Aegypti) dando vita alla tradizione degli ordini egizi.

Talvolta non pochi intravedono proprio nelle Accademie delle forme di protomassoneria.
Ma è così?
Perché se vogliamo parlare di “Massoneria” dobbiamo fare riferimento, tra le altre cose, a forme organizzative che abbiano un fondamento “muratorio” e rituale, altrimenti parliamo di un'altra cosa.
Si è parlato di “logge” “...eminently styled an Accademy”, ma se fosse così, quegli elementi caratterizzanti una loggia massonica ve li ritroveremmo?
O dobbiamo più correttamente intendere le parole del rev. Jacob Watson come “contenitori"?
Così diventa lecito chiedersi se l'Accademia Platonica ebbe caratteristiche di una loggia.

Ciò che invece sappiamo è che vi fu un'evoluzione anche nel continente delle antiche corporazioni di mestiere. Un esempio è il compagnonaggio in Francia. Un'altro sono quelle forme realizzatesi in Italia.
Nella Firenze del XIV secolo le varie maestranze erano inquadrate in quelli che potremmo definire “ordini professionali”. Ad esempio i “fabbricanti” inquadravano i maestri della pietra e del legname.

Interessante anche la storia della “Compagnia del glorioso messer Santo Luca Evangelista”.
Questa nasce nel 1340 organizzando inizialmente i pittori (prima inquadrati in quella degli speziali e medici), ma poi si aprì anche a scultori, battilori, orefici, miniatori, intagliatori, sargiai, sellai, coreggiai e tanti altri artefici appartenenti alle corporazioni più diverse.

Nel 1563 viene rifondata sotto il patronato di Cosimo I de' Medici come “Accademia e Compagnia dell’Arte del Disegno”, a cui fu posto a capo il Michelangelo.
“Erano ammessi a far parte della Compagnia e dell’Accademia non solo gli scultori e i pittori fiorentini, ma anche tutti coloro che potevano dimostrare di essere artisti provetti sebbene di un’altra nazione. Ogni candidato al posto di accademico doveva presentare una sua opera che rimaneva proprietà dell’Accademia. Le tasse per gli iscritti erano di lire due l’anno per gli accademici e di lire una per il corpo della Compagnia.
Oltre a queste disposizioni l’Accademia era votata all’educazione dei giovani e a formare una sorta di moderna università dell’arte. Ogni anno, tra gli accademici si sarebbero dovuti eleggere tre maestri per la pittura, la scultura e l’architettura destinati a insegnare ai ragazzi più promettenti le ‘Arti del Disegno’. Inoltre le era fatto obbligo di sostenere economicamente gli allievi più meritevoli ma privi di mezzi, e di proporli a membri della Compagnia. A supporto dell’attività didattica doveva essere formata una raccolta di libri, disegni, modelli e di tutto quanto atteneva alle arti. Oltre agli insegnamenti impartiti nelle botteghe furono previste e organizzate lezioni di matematica, geometria, prospettiva e di architettura fondate sulla lettura dei testi di Euclide e di Vitruvio. ”3

Questa poi darà vita all'Accademia delle Belle Arti.

Altro esempio è “l'Accademia di San Luca” a Roma che ebbe come Principe Perpetuo il Canova.
Insomma queste accademie pur avendo come interesse la pittura, la scultura e l'architettura hanno la caratteristiche di logge?
Vi ritroviamo queste caratteristiche anche se con altre forme e nomi?
A mio parere no!
E' vero però che esistettero ben altre forme in cui le diverse tradizioni (ermetismo, neoplatonismo, alchimia, rosacrocianesimo, ecc.) si organizzarono sul continente, ma mai assumendo la forma della loggia massonica e la sua specifica ritualità. Semmai con l'arrivo della massoneria dei britannici queste tradizioni si traslano nella massoneria assumendone le “forme”, facendone un cerchio esterno, o influenzandone i contenuti.
1Per Muratoria, come da consuetudine della storiografia massonica, si intende quella degli antichi operativi, cioè i costruttori delle cattedrali romaniche e gotiche. Mentre per Massoneria intenderemo, invece, quella nata nelle isole britanniche tra il XVI ed il XVII secolo, cioè quella degli speculativi, di cui i Modern sono il frutto maturo.

2Dr. Hemming, Masonic Essayist, p. 239, London, 1797.


3 Gennaio 1563: nasce l’Accademia delle Arti del Disegno di Luigi Zangheri.


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