L'immagine è un affresco del Palazzo
delle Signoria in Firenze di Giorgio Vasari che ritrae Cosimo I de' Medici
con i suoi artisti. Un particolare di questo affresco attrae la nostra
attenzione. Nella mano sinistra il primo Gran Duca di Toscana stringe una
squadra ed un compasso.
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Se la Muratoria1 è storicamente attestata in
tutta Europa sin dall'alto medioevo, ben diverso è immaginare che vi sia stata
continuità tra la Muratoria e la Massoneria sul continente europeo.
La Massoneria dei nostri giorni è figlia
di quel particolare processo storico avvenuto tra il XVI ed XVII secolo nelle
Isole Britanniche.
Non sappiamo, poi, se ne dibatte ancora,
se vi sia reale continuità tra la Massoneria degli speculativi e la Muratoria
degli operativi o se piuttosto si sia trattato di una vera e propria “appropriazione
indebita” (si veda a proposito il mio “Le origini della Massoneria. 10 ipotesi a confronto”).
Di certo se si può ipotizzare una continuità
storica tra l'antica muratoria degli operativi e la massoneria degli
speculativi nelle Isole Britanniche, per di più manifesta in diversi documenti
d'epoca che ne segnalano la formazione, lo stesso non si può dire che sia
accaduto sul continente.
La Massoneria come noi la conosciamo,
nelle sue caratteristiche essenziali, arriva sul Continente attraverso gli
Scozzesi e poi gli Inglesi, anche precedentemente alla stessa nascita nel 1717
della Gran Loggia di Londra. Evento che è considerato convenzionalmente l'atto
di nascita della Massoneria.
Precedentemente a questo periodo non
abbiamo esempi sul continente di organizzazioni massoniche con quelle che sono
le caratteristiche anche rituali proprie di una “loggia massonica” così come
oggi la conosciamo.
In vero il rev. Jacob Watson in un
discorso del 1794 nella Loggia di San Giovanni di Lancaster dice una cosa molto
interessante che ci permette di capire la genesi della massoneria speculativa
nel Continente:
"Masonry, though it derives its
name from scientific, and its badges from operative architecture, comprehends
the whole circle of arts and sciences; it has been the depòt of learning in all
fomer ages. A lodge is, in foreign countries, eminently styled an
Accademia"2.
In pratica se sin dal XVI secolo si
osserva nelle Isole Britanniche come i cosiddetti "Accettati"
monopolizzano la Massoneria (se non addirittura si impadroniscono di qualcosa
di non loro) facendone uno dei principali "Centri di Unione"
di tradizioni diverse da quella propriamente muratoria, sul continente, invece,
queste tradizioni esoteriche erano organizzate diversamente e si palesavano
nella forma di Accedemie.
Quando la massoneria dei Modern arriverà
sul continente vi sarà un'incredibile opportunità per questi ordini, società e
tradizioni esoteriche di manifestarsi attraverso di essa.
Allora infatti molti cenacoli esoterici
cessano apparentemente di esistere, ma in realtà si innesteranno nella
Massoneria, allora non ancora colpita da scomunica. Ma soprattutto la
Massoneria, quale strumento aggregativo, aveva potenzialità che quelli vecchi
non avevano: la possibilità di contare su un circuito internazionale
istituzionalizzato sin allora inimmaginabile.
Quindi non è un caso che con la
diffusione della Massoneria "britannica" in Europa continentale gli
altri "contenitori" meno funzionali, meno ecumenici, meno organizzati
e collegati internazionalmente, fossero abbandonati.
Così vedremo, ad esempio, come l'antica
tradizione ermetica italica con il Principe di Sangro si costituirà in forma
massonica (Antiquus Ordo Aegypti) dando vita alla tradizione degli
ordini egizi.
Talvolta non pochi intravedono proprio
nelle Accademie delle forme di protomassoneria.
Ma è così?
Perché se vogliamo parlare di
“Massoneria” dobbiamo fare riferimento, tra le altre cose, a forme
organizzative che abbiano un fondamento “muratorio” e rituale, altrimenti
parliamo di un'altra cosa.
Si è parlato di “logge” “...eminently styled an Accademy”, ma se fosse così, quegli elementi caratterizzanti una loggia massonica ve li ritroveremmo?
O dobbiamo più correttamente intendere le parole del rev. Jacob Watson come “contenitori"?
Si è parlato di “logge” “...eminently styled an Accademy”, ma se fosse così, quegli elementi caratterizzanti una loggia massonica ve li ritroveremmo?
O dobbiamo più correttamente intendere le parole del rev. Jacob Watson come “contenitori"?
Così diventa lecito chiedersi se
l'Accademia Platonica ebbe caratteristiche di una loggia.
Ciò che invece sappiamo è che vi fu
un'evoluzione anche nel continente delle antiche corporazioni di mestiere. Un
esempio è il compagnonaggio in Francia. Un'altro sono quelle forme realizzatesi
in Italia.
Nella Firenze del XIV secolo le varie
maestranze erano inquadrate in quelli che potremmo definire “ordini
professionali”. Ad esempio i “fabbricanti” inquadravano i maestri della pietra
e del legname.
Interessante anche la storia della “Compagnia del glorioso messer Santo Luca Evangelista”.
Questa nasce nel 1340 organizzando
inizialmente i pittori (prima inquadrati in quella degli speziali e medici), ma
poi si aprì anche a scultori, battilori, orefici, miniatori, intagliatori,
sargiai, sellai, coreggiai e tanti altri artefici appartenenti alle
corporazioni più diverse.
Nel 1563 viene rifondata sotto il
patronato di Cosimo I de' Medici come “Accademia e Compagnia dell’Arte del
Disegno”, a cui fu posto a capo il Michelangelo.
“Erano ammessi a far parte della
Compagnia e dell’Accademia non solo gli scultori e i pittori fiorentini, ma
anche tutti coloro che potevano dimostrare di essere artisti provetti sebbene
di un’altra nazione. Ogni candidato al posto di accademico doveva
presentare una sua opera che rimaneva proprietà dell’Accademia. Le tasse per
gli iscritti erano di lire due l’anno per gli accademici e di lire una per il
corpo della Compagnia.
Oltre a queste disposizioni l’Accademia
era votata all’educazione dei giovani e a formare una sorta di moderna
università dell’arte. Ogni anno, tra gli accademici si sarebbero dovuti
eleggere tre maestri per la pittura, la scultura e l’architettura destinati a
insegnare ai ragazzi più promettenti le ‘Arti del Disegno’. Inoltre le era
fatto obbligo di sostenere economicamente gli allievi più meritevoli ma privi
di mezzi, e di proporli a membri della Compagnia. A supporto dell’attività
didattica doveva essere formata una raccolta di libri, disegni, modelli e di
tutto quanto atteneva alle arti. Oltre agli insegnamenti impartiti nelle
botteghe furono previste e organizzate lezioni di matematica, geometria,
prospettiva e di architettura fondate sulla lettura dei testi di Euclide e di
Vitruvio. ”3
Questa poi darà vita all'Accademia delle
Belle Arti.
Altro esempio è “l'Accademia di San Luca” a Roma che ebbe come Principe Perpetuo il Canova.
Insomma queste accademie pur avendo come interesse la pittura, la scultura e l'architettura hanno la caratteristiche di logge?
Vi ritroviamo queste caratteristiche anche se con altre forme e nomi?
A mio parere no!
E' vero però che esistettero ben altre
forme in cui le diverse tradizioni (ermetismo, neoplatonismo, alchimia,
rosacrocianesimo, ecc.) si organizzarono sul continente, ma mai assumendo la
forma della loggia massonica e la sua specifica ritualità. Semmai con l'arrivo
della massoneria dei britannici queste tradizioni si traslano nella massoneria
assumendone le “forme”, facendone un cerchio esterno, o influenzandone i
contenuti.
1Per Muratoria, come da consuetudine della storiografia
massonica, si intende quella degli antichi operativi, cioè i costruttori delle
cattedrali romaniche e gotiche. Mentre per Massoneria intenderemo, invece,
quella nata nelle isole britanniche tra il XVI ed il XVII secolo, cioè quella
degli speculativi, di cui i Modern sono il frutto maturo.
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