Fulcanelli
"Il Mistero delle Cattedrali"
Nuova Edizione."Fulcanelli non è più. Eppure il suo pensiero è rimasto, ardente e vivo, chiuso per sempre in queste pagine come in un santuario, e questa è la nostra unica consolazione. Grazie a lui, la Cattedrale gotica ci confida il suo segreto. E non senza sorpresa né emozione apprendiamo in che modo fu tagliata, dai nostri antenati, la prima pietra delle fondazioni, gemma abbagliante, più preziosa dello stesso oro, e sulla quale Gesù fondò la sua Chiesa. Tutta la Verità, tutta la Filosofia, tutta la Religione si basano su quest’unica Pietra sacra. Molti uomini, pieni di presunzione, si credono capaci di fabbricarla eppure, quanto sono rari gli eletti abbastanza semplici, abbastanza sapienti, abbastanza abili da riuscirvi! Ma ciò non ha molta importanza. Ci basti sapere che le meraviglie del nostro medioevo contengono la stessa verità positiva, gli stessi fondamenti scientifici delle piramidi d’Egitto, dei templi greci, delle catacombe romane e delle basiliche bizantine. Tale è, grosso modo, la portata del libro di Fulcanelli. Gli ermetisti – o almeno quelli che sono degni di questo nome – scopriranno anche dell’altro. Si dice che la luce nasce dallo scontro di idee differenti: essi potranno riconoscere che qui, nel confronto tra il Libro e l’Edificio, si libera lo Spirito e la Lettera muore. Fulcanelli ha fatto per loro il primo sforzo; tocca ora agli ermetisti fare l’ultimo. La strada che resta da percorrere è breve. C’è ancora bisogno di individuarla con esattezza e di non muoversi senza sapere dove si va. Che cosa si vuole di più? Io so, non per averlo scoperto da solo, ma perché l’Autore stesso me ne diede la certezza più di dieci anni fa, che la chiave dell’arcano più grande è data, senza alcuna finzione, da una delle figure che illustrano quest’opera. E questa chiave consiste unicamente in un colore, manifesto all’artista già dall’inizio del lavoro. Nessun Filosofo, a quanto mi è dato sapere, ha colto l’importanza di questo punto essenziale. Rendendolo noto, obbedisco alle ultime volontà di Fulcanelli e sono in regola con la mia coscienza."(dalla prefazione di Eugène Canseliet)
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