sabato 26 gennaio 2019

Ipogeo di Via Dino Compagni ,Roma


«Nei sotterranei l’atmosfera è magnetica, l’emozione è grande. I colori, luminosi, avvolgono il visitatore con caldi toni rossi, bruni e violacei, con chiare pennellate gialle, ocra, arancione e vibranti tocchi azzurri, verdi e grigi: le scene dipinte, oltre un centinaio, rimbalzano da una parete all’altra creando un caleidoscopio variopinto e variegato… A ragion veduta viene definita dagli studiosi la “pinacoteca del IV secolo”…»
(L. De Santis, op. cit., p. 281)
La complessità delle sue decorazioni è straordinaria: mostra un campionario di pitture strepitose, che ricoprono nella loro totalità le pareti dell’ipogeo, con figurazioni in riquadri geometriche. Sono ritratte scene con temi pagani, che si alternano ad altre tratte dal repertorio cristiano, sia vetero che neotestamentario. Sono effigiati la caduta di Adamo e Eva, il Diluvio Universale, Sansone che strozza il leone, il sogno di Giuseppe, Isacco, Noè ubriaco, Giobbe, Mosè salvato dalle acque, i soldati che si giocano la tunica di Gesù, Adamo ed Eva insieme a Caino e Abele, il passaggio del Mar Rosso accanto a rappresentazioni zoomorfe e allegoriche quali Tellus, la Gorgone...L'ipogeo, quindi, può essere collocato al punto estremo della pittura funeraria paleocristiana e segnare l'incipit delle nuove tendenze espressive che si diffonderanno lungo le navate delle basiliche cristiane...

Nessun commento: