sabato 19 gennaio 2019
I FARAONI DELL'AGONIA
TAHARQA
Taharqa fu faraone intorno agli anni 690-660 a.C. durante la XXV dinastia. Figlio di Piankhi e fratello di Shabataka, regnò 18 anni secondo Sesto Africano, 20 secondo Eusebio da Cesarea, secondo altri 26 anni. Guidò l'esercito del suo predecessore Shebitqo, inviato in aiuto alla coalizione anti assira formatasi tra i regni di Israele e Giuda e le città di Ascalon e Sidone. Sconfitto ad Ashdod, rientrò in Egitto e nel 690 a.C. divenne faraone. Subito nominò amministratore dell'Alto Egitto il quarto Profeta di Amon del tempio di Karnak, Montuhemhat con i titoli di Governatore di Tebe e Sovraintendente ai Distretti Meridionali. Intorno all'anno 681 a.C., dopo una rivolta di palazzo assira, alla quale con ogni probabilità non era estraneo il faraone egizio, Sennacherib venne assassinato. Taharqa fomentò una rivolta ed invase la Palestina, l'episodio è raccontato anche nella Bibbia, (2 Re 19,9 e Isaia 37,9 dove il faraone viene nominato Tiraka il re d'Etiopia). Dopo alterne vicende, sulle quali soprassiedo per non tediarvi, nel 677 a.C., il nuovo re assiro, Esarhaddon, domata la rivolta di Sidone occupò il Basso Egitto trasformandolo in provincia assira e nel 671 conquistò Menfi dove catturò la famiglia reale. Taharqa fuggì a Tebe ma, quando l'espansione assira costrinse Montuhemhat a fare atto di sottomissione, consegnando tutta la regione, dovette ritirarsi a Napata. Seguì un tentativo di formare una coalizione da contrapporre agli invasori, che venne battuta dal nuovo sovrano assiro Ashshurbanipal, succeduto al padre. Ancora una volta Taharqa si rifugiò nella sua terra d'origine.
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