Madison: la democrazia è un trucco, per proteggere i ricchi
Scritto il 23/2/20
Nel linguaggio di Angela Volpini, che è una mistica cristiana, nella
vita ci sono due cose importanti. Uno: essere davvero se stessi – cioè,
diventare se stessi, non rimanere conformi alle regole esterne (che ci
vogliono omologati) ma avere il coraggio di seguire una strada libera,
in ascolto con chi si è, per realizzare – nel mondo – chi siamo, e
portare quindi la nostra qualità interiore, come direbbero i greci. E
nel buddismo si dice che chi fa questo è persona felice. Poi c’è una
seconda scelta, da fare: scegliere di praticare soltanto l’amore, e non
il potere. Dunque: essere davvero se stessi, diventare chi si è. Ma
mentre un gatto lo diventa di sicuro, un essere umano no. Perché mentre
un gatto segue l’istinto, è guidato dalla specie, l’essere umano si è
creato una cultura, e dentro la cultura ci sono le intrusioni del
potere-dominio, della sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Se seguiamo il
cardinale Martini, ci dice: c’è un solo peccato, l’oppressione dell’uomo
sull’uomo, cioè l’utilizzo del potere. Raimon Panniker dice: due sono
le forze, il potere e l’amore. La prima cosa da fare, dunque, è
diventare se stessi: ed è difficile, perché il potere si esprime
attraverso i condizionamenti sociali.
Saper riconoscere i condizionamenti sociali distinguendoli da chi
veramente siamo, e quindi compiere scelte coerenti con quello che siamo,
è una strada difficile, che richiede una libertà interiore. Libertà da
che cosa? Dalla paura, ci dice James Madison, quarto presidente
UsaKrishnamurti: se continui ad aver paura, non puoi essere te stesso. E
quindi non puoi neppure essere intelligente, non puoi comprendere.
Libertà dalla paura, quindi. Paura di che cosa? La paura del giudizio
che ci viene fa fuori, che ci dice se abbiamo fatto bene o male, ci
ricorda quali sono le norme e le aspettative, ci dice che avremmo dovuto
fare questo e quest’altro. Libertà dalla paura del giudizio, quindi del
condizionamento sociale nel quale ha fatto irruzione – in modo
massiccio, sempre di più – il potere, cioè l’opposto dell’amore. Ecco
perché, senza libertà, non ci può essere amore – perché, senza libertà,
non puoi essere te stesso; e se non realizzi te stesso, non puoi essere
radiante di amore, perché sei incattivito.
Da dove viene, il termine cattivo? Da “captivus”: prigioniero. Quindi,
chi non è se stesso è prigioniero del condizionamento sociale. Ecco da
dove viene la schiavitù salariale. Nel mondo, è questo che abbiamo
creato: non dei lavori degni di esseri umani liberi dalla paura. La
terza caratteristica indicata da Angela Volpini è la creatività. Un
essere umano che sia libero, che abbia scelto l’amore, è creativo. E’
fatto a somiglianza del Dio-creatore, quindi è creatore. Di che cosa? Di
se stesso. Cioè: manifesta chi veramente è, e quindi è creativo.
Quando? In ogni momento della vita. E se è libero, ama ed è creativo,
come si sentirà? Felice. Questo è il messaggio che Angela Volpini sta
portando avanti da 63 anni. Angela VolpiniNon è un messaggio facile,
come sapete, perché il condizionamento culturale è ovunque. Le
stratificazioni di potere e le posizioni di rendita sono ovunque. E
toccare le rendite è difficilissimo – che siano di soldi, di potere, di
status.
Si parla di principio di eguaglianza, ma non è vero. Si parla di
democrazia, ma non c’è niente di vero. Queste parole sono ormai
corrotte: non significano più nulla. A una persona, in Danimarca, una
volta chiesero: cos’è, per te, la democrazia? Non so se avesse fatto
studi di filosofia politica, ma rispose semplicemente: non preoccuparsi
di chi verrà eletto, perché chiunque verrà eletto sarà una persona
onesta e competente; potrà fare scelte di un tipo o di un altro, ma
saranno per il bene comune. Ma l’origine della democrazia, in Occidente,
non è questa. Madison parlò del peccato originale della democrazia
americana: «La democrazia è la forma di governo che serve a proteggere i
ricchi (pochi) dai poveri (tanti)». Questo non viene detto, nella Carta
costituzionale, ma è stato detto nelle riunioni per produrla. E’ il
peccato d’origine: e quella americana non ha fatto eccezione, tra le
nostre democrazie. La democrazia è una struttura che “copre” questo
fondamentale principio. Aristotele ha detto: non può esistere Mauro
Scardovellidemocrazia dove c’è troppa disparità tra ricchi e poveri. E’
impossibile: perché i ricchi, avendo diritto di voto, faranno in modo da
distribuire la ricchezza a loro vantaggio. E allora?
Restano due possibilità: o non si fa una democrazia, oppure si fa una
democrazia falsa, in cui si dice che è una democrazia, ma in realtà si
hanno dei mezzi per manipolarla, in modo da garantire quello che
Madison, con chiarezza, ha dichiarato (privatamente) nel periodo di
formazione della Costituzione americana. Questo è un quadro di ciò che è
importante comprendere, per essere persone libere dalla paura del
giudizio che proviene dal condizionamento sociale, che al suo interno
contiene le strutture di potere. Se sottostiamo al giudizio sociale,
queste strutture le interiorizziamo: e quindi non c’è più bisogno di
nessuno che ci domini da fuori, perché ci auto-dominiamo da soli. Questa
è la nostra situazione. Se non si fa qualcosa di molto specifico e
consapevole, noi rimaniamo continuamente prigionieri di una struttura di
potere interiorizzata. E siccome potere significa anche conflitto,
saremo sempre prigionieri del conflitto. Ecco perché non possiamo vivere
in pace: viviamo in conflitto, e il conflitto è sofferenza.
(Mauro Scardovelli, estratto dal video-intervento “Liberi dalla paura”,
pubblicato su YouTube il 26 maggio 2011. Giurista, psicologo e
musicologo, Scardovelli è stato docente all’università di Genova. E’
animatore dell’associazione formativa Aleph Umanistica).