venerdì 10 giugno 2016

Manovre e disastri e la Popolare di Vicenza affonda e Cariverona tampona!

La grande alleanza Biasi–Tosi, alla quale si affianca Bedoni (Cattolica Assicurazioni)

Monsignor Adriano Vincenzi
Ottobre 2010. Cariverona ha il nuovo CdA: Paolo Biasi (72 anni – da 18 alla guida dell’istituto) sarà presidente per altri 5 anni. Giovanni Sala (avvocato – docente universitario) è vicepresidente, incarico che il sindaco Tosi chiedeva per Giovanni Maccagnani, con l’obiettivo di avere voce decisiva nelle erogazioni finanziarie di Cariverona. Allo scopo è stata trovata un’altra strada: Maccagnani entra nel CdA e fa parte, come rappresentante del Presidente, di due commissioni: quella che decide i soldi da assegnare e quella riservata agli investimenti e al patrimonio. Chi segue la storia di Verona sa cosa significhi, in termini finanziari, l’apporto di Cariverona sul territorio. Il ruolo di Giovanni Maccagnani è precisato nell’accordo scritto: “Il Presidente ha chiesto al neo consigliere, avvocato Maccagnani, un particolare impegno nel campo delle attività delle commissioni che predisporranno il documento previsionale per gli interventi erogativi e di investimento nei territori e nel comitato Finanza, con un ruolo permanente e di rilievo nell’operatività della Fondazione”. Di fatto Maccagnani controlla la cassa della Fondazione.
Aprile 2012. L’assemblea di Cattolica Assicurazioni elegge sei membri del suo CdA. Uno è, guarda caso, Giovanni Maccagnani,
che si occuperà, guarda caso, dei contributi di Cattolica nel territorio.
Capito? I soldi che Cariverona e Cattolica Assicurazioni mettono a disposizione del territorio, con particolare riferimento alle associazioni del volontariato locale, passano dalle mani di Giovanni Maccagnani. E’ una forza di grande peso del sindaco Tosi. Qualcuno del terzo settore o del volontariato veronese criticherà chi controlla ed ‘elargisce’ offerte e contributi? Novembre 2012. Paolo Biasi e Flavio Tosi annunciano la collaborazione Comune-Cariverona per la rivoluzione museale in città. Il Polo dell’arte moderna e contemporanea riunirà in un’unica sede espositiva (Palazzi Scaligeri e Palazzo del Capitanio) le collezioni di Fondazione Cariverona, Fondazione Domus e Comune. Luca Massimo Barbero dovrà far fruttare un patrimonio artistico e museale tra i più importanti d’Italia e realizzare la gestione congiunta di importanti sedi museali”.
Sindaco Tosi: “Mettiamo a sistema immobili di pregio, risorse e professionalità per valorizzare le sedi espositive, potenziare l’offerta culturale e favorire il turismo. Auspichiamo che Verona faccia sistema e che aderiscano all’accordo capitali privati e mecenati per promuovere la cultura e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico”.
Il risultato? Cariverona diventa sempre più protagonista in città.

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