sabato 4 giugno 2016

La contrapposizione della religiosità arcaica del Santuario del Divino Amore, rispetto al pellegrinaggio ordinario di San Pietro. Il potere immortale ed eterno di una religiosità con radici marcatamente pagane e rustiche.



Fellini nelle "Notti di Cabiria" sottolinea la spiritualità popolare e spontanea, che affiora nel Santuario romano posto appena fuori dal  raccordo anulare.  Senso religioso che viene da molto lontano, coinvolgeva la gente comune.
Affine ai santuari della religione greco-romana. In realtà il luogo era legato ad una tradizioneagro-pastorale, alla transumanza dei pastori. Era un santuario che affondava le sue radici in tempi lontani riciclato dal cristianesimo, che alla fine della Seconda Guerra Mondiale, avrà un grande seguito di fedeli, dato ch rappresentava il potere mariano che ha salvato dalle ulteriori distruzioni  la Città Eterna.. Un santuario pagano con caratteristiche proprie dove prima di chiedere la grazia o il "miracolo" era necessario passare per gli antri, dove tutt'ora sono presenti e visibili i numerosi confessionali ubicati sotto alla chiesa.
 Il tempio è colmo di ex voto, stampelle, protesi, ringraziamenti, doni di ogni genere fino agli ori e agli argenti regalati alla grande divinità femminile, ceduti con gioia alla Grande Madre. allo scopo di innescare la salvazione fisica e materiale primo passo per arrivare a quella finale e definitiva.....

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