Il farro
monococco
rispetto
alle altre varietà coltivate in Italia - come il dicocco, particolarmente usato
per la produzione di pasta perché macinato fornisce semola più che farina, o lo
spelta, adoperato per biscotti e altri prodotti da forno – si caratterizza per
essere diploide, ossia possiede due
serie da sette cromosomi nel nucleo delle sue cellule invece dei ventotto
complessivi presenti nei frumenti medi (dicocco) o dei quarantadue in quelli
teneri (lo spelta).
Ha
eccezionali qualità nutrizionali ed è particolarmente energetico. È stato
calcolato che 100 gr. di monococco apportano la quantità giornaliera di
proteine necessarie all’organismo umano. Inoltre, è ricco di minerali come:
il magnesio,
utile per superare le situazioni di stress, presente in quantità quattro volte
superiori al riso nero
il fosforo,
presente cinque volte di più che nella soia
il calcio,
un ettogrammo di monocooco è pari al valore contenuto in due bicchieri di latte.
È ricco
anche di vitamine B1 e B2.
Una
caratteristica del monococco è la difficoltà a lavorarlo con i macchinari
moderni che non riescono a decorticarlo.
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