mercoledì 15 giugno 2016

Farro monococco il vero grano antico


Il farro monococco  
rispetto alle altre varietà coltivate in Italia - come il dicocco, particolarmente usato per la produzione di pasta perché macinato fornisce semola più che farina, o lo spelta, adoperato per biscotti e altri prodotti da forno – si caratterizza per essere diploide, ossia possiede due serie da sette cromosomi nel nucleo delle sue cellule invece dei ventotto complessivi presenti nei frumenti medi (dicocco) o dei quarantadue in quelli teneri (lo spelta).
Ha eccezionali qualità nutrizionali ed è particolarmente energetico.  È stato calcolato che 100 gr. di monococco apportano la quantità giornaliera di proteine necessarie all’organismo umano. Inoltre, è ricco di minerali come:
il magnesio, utile per superare le situazioni di stress, presente in quantità quattro volte superiori al riso nero
il fosforo, presente cinque volte di più che nella soia
il calcio, un ettogrammo di monocooco è pari al valore contenuto in due bicchieri di latte.
È ricco anche di vitamine B1 e B2.
Una caratteristica del monococco è la difficoltà a lavorarlo con i macchinari moderni che non riescono a decorticarlo.

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