Francesco Castelli, in arte Borromini, apparteneva alla corporazione dei Liberi Muratori, da cui trarrà origine la Massoneria, che nasce ufficialmente nel 1717. La sua regola era: “esporre segretamente e dimostrare silenziosamente”.
Per questo motivo troviamo nell’opera borrominiana una complessa simbologia occulta, che va al di là della sua genialità di architetto. Quello che i biografi contemporanei giudicavano delle stranezze possono invece rispecchiare le sue conoscenze ermetiche. Messaggi esoterici sono racchiusi nelle stelle, nei quadrati, nei cerchi, nei triangoli e in tutti gli elementi che abbondano nelle sue decorazioni.
Si può iniziare, per scoprire il Borromini esoterico da San Giovanni Battista dei Fiorentini, dove l'artista collaborò con il Maderno, il suo unico maestro, e dove le sue vicende romane ebbero il principio e la fine. Proseguendo per l'antica via Giulia fino a Palazzo Falconieri, altra opera del geniale architetto ticinese e attraverso le strette vie del Rione Regola incontreremo altri luoghi misteriosi della Città Eterna, come Santa Maria dell'Orazione e Morte e Santa Maria in Monserrato. Visiteremo anche una parte del Rione Parione, lungo l'antica via Papalis, soffermandoci davanti all'Oratorio dei Filippini. Infine giungeremo a Piazza Navona, dove i più grandi artisti del '600 hanno lasciato un segno inconfondibile nel volto architettonico di Roma, celando nelle loro opere complessi progetti esoterico-religiosi.
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