martedì 29 ottobre 2019

Una poesia a Cristina Campo

Dio parla in un piccolo alito e ci vela il capo per il terrore Cristina Campo
I L T E M P O D I P R E G A R E - a Cristina Campo-
Visse per te il sommo Arsenio
così Alonio,Rufo ed Efrem il Siro
mentre la polvere generava la tua stella
fatta di sale ,di pianto e di preghiera
nascosta luce di un secolo a venire
quando noi ,figli del silenzio impuro,
nella notte che ha sepolto la Bellezza
scopriamo il canto ed un pianto ancora
quasi per sogno come un mistero antico.
Si può ancora nascere ,basterà tacere
fermare la mano che racconta il cuore
e offrire agli occhi stanchi del deserto
i colori teneri del giorno.
- Forse soltanto questo è l’innocenza
- Athos! ATHOS!!Athos!
Dove sorse l’alba che si tacque
dove l’Eterno alita il Mistero
-braccia spalancate ai limiti del mondo-
ombreggiano
e sgorga ancora purezza dalla fonte
effluvio del perfetto e del pudore.
Adesso
al tuo perduto sandalo Cristina
ogni anima cede il passo verso l’arida rupe
orfana dell’attimo redento
dopo l’agonia della Bellezza
dopo il dolore del tuo verso indecifrabile
dimora d’ogni nulla e d’ogni essenza
dove il sacro si nutre del profano
dove l’ultima risposta è quel silenzio
che vela il terrore dei segni traditi
adesso
forse è giunto il tempo di pregare

 Risultati immagini per il sacro e i sacerdoti oranti nei santuari ellenici

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