De
Ambris pone a base del movimento rivoluzionario precisi obiettivi:
"l'assoluta autonomia della classe operaia da tutti i partiti e da tutte
le ideologie politiche; l'azione diretta della classe produttiva, verso
le altre classi ed i poteri pubblici, senza mediatori; la
rappresentanza delle categorie economiche nei corpi elettivi; l'assoluta
autonomia comunale, considerando il Comune come l'organismo della
libertà popolare; l'autonomia politica e amministrativa della regione
per tutti gli interessi che non richiedono provvedimenti di indole
nazionale; l'eliminazione progressiva delle funzioni dello Stato
centralistico con la soppressione della relativa burocrazia.
Quest'ultimo principio può essere tradotto nei fatti con la Repubblica
Sociale Federativa." Dall'altro sottolinea la dimensione sacra del
lavoro: "L'uomo emancipato dai vincoli della materia potrà liberare
soprattutto il suo spirito, dedicarsi al lavoro dell'intelletto che è
certo piacevole, come sa chiunque ne abbia gustato. L'uomo si farà
superuomo: supererà se stesso ed annullerà la maledizione biblica di
dover produrre dolorando." A. De Ambris 'Il Manifesto dei sindacalisti e
la Costituzione Fiumana' in "La Gioventù Sindacalista" 1/9/'21
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