Fontana
del Mascherone (via Giulia; Rione Regola). La fontana fu costruita nei
primi anni del Seicento, quando l’Acqua Paola (1610/1614), dal
Gianicolo, raggiun
se finalmente la riva
sinistra. Le condutture della Paola, attraversato ponte Sisto, entravano
in un castello di distribuzione situato subito dopo il ponte. Il
castello era nascosto nell’Ospizio dei Mendicanti, dietro una bellissima
fontana (al posto dell’Ospizio ora c’è il Lungotevere dei Vallati,
mentre la fontana fu smontata e spostata in piazza Trilussa). Dal
castello di distribuzione partivano due condutture principali, che
passavano sotto via dei Pettinari e via Giulia: da questi due condotti
iniziava il reticolo di tubi destinato ad alimentare fontane e utenze
private. Gli elementi della fontana del Mascherone, ossia la vasca in
granito e la maschera di marmo, dovrebbero essere “di spoglio”, cioè
prelevati da ambienti di epoca imperiale situati altrove. In origine,
dietro la fontana del Mascherone c’era un piccolo slargo, immortalato in
una celebre veduta di Ettore Roesler Franz; da qui, scendendo per una
scala che costeggiava il muro del giardino Farnese, era possibile
raggiungere il traghetto che portava sulla riva destra. Quando
iniziarono i lavori per la costruzione del Lungotevere dei Tebaldi, alla
fine dell’Ottocento, vennero cancellati sia il giardino dei Farnese,
sia il cimitero della chiesa di S. Maria dell’Orazione e Morte sia la
scaletta che scendeva fino all’imbarco del traghetto. Nel 1903 fu
costruito il muro dietro la fontana.
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