Tratto dal testo: "IL CAPPELLO DEI MAGI" di Luigi Pellini pag. 113-114 Edizioni Aurora 2002
IL VIAGGIO DEI POETI
Il viaggio di Ezra Pound
nei “I Cantos” inizia con la discesa, come nell’inferno dantesco
In una lettera Pound descrisse in sintesi al padre la
struttura fondamentale del suo poderoso e complesso poema,” I Cantos”:
-Katabasis, o la discesa da vivo nel mondo dei morti.
-Dromena, i corsi storici o il tempo ciclico.
-Epopte, il momento magico ovvero il cambiamento e la piena
coscienza, l’avvicinamento al mondo degli dei.
Queste tre fasi sono anche il fondamento della “Divina
Commedia”
Il viaggio infernale è l’inizio di ogni serio cammino
spirituale, come la fase al nero degli alchimisti è la prima fase dell’Opera. La seconda,
paragonabile al purgatorio, è la fase al bianco e l’ultima, accostabile al
paradiso, è quella al rosso, la fase della liberazione attraverso il corpo di
gloria o di luce-fuoco.
Anche il neoplatonico T. Taylor appone la seguente note
sulla traduzione dell’”Antro delle Ninfe” di Porfirio:
<<……L’allegoria relativa alla discesa di Ulisse nelle
regioni infernali…..contiene….alcuni degli arcani maggiori della teologia
greca. Per quanto riguarda Ulisse, a me pare insinuare il suo volare in cerca
di aiuto presso la negromanzia, allo scopo di conoscere gli esiti dei mali di
cui è circondato, attraverso l’ira del suo demone natale. Quindi Tiresia non è
altro che uno spirito defunto evocato dall’arte magica, allo scopo di svelare i
segreti dell’avvenire e di informare Ulisse di come egli possa ritornare al
vero impero della sua mente>>.
Questo ultimo concetto è la chiave per comprendere tutta la
questione: avvenuta la piena coscienza della mente, il gioco è a buon punto.
Forese dopo Dante, si può individuare come continuatore il cosmopolita Pound, che a Verona ebbe la sua iniziazione nella
chiesa di San Pietro Incarnario (distrutta durante i bombardamenti della
Seconda Guerra Mondiale). Egli fu legato tutta la vita a questa città, alla
quale si era avvicinato, alla quale si era avvicinato inizialmente per lo
studio delle opere del Cavalcanti, conservate nella prezioso biblioteca
Capitolare accanto al Duomo. I Cantos, opera monumentale riempita di antiche ed
eterne conoscenze, sono pregni di suoni incantatori che si rincorrono, di
viaggi terrestri e celesti, delle miserie della carne e della grandezza degli
antichi misteri che sono ormai nel mìnostro patrimonio genetico.
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