Unberto Grancelli sostiene che la chiesetta di San Rocchetto costruita sul Monte Cavro, luogo da tempi immemori sacro e meta di processioni preromane, romane e cristiane. Troviamo tutt'ora le testimonianze impresse nella roccia, basta salire un po' sopra alla chiesetta e si possono vedere i muri a secco o le incisioni e squadrature fatte su di una pietra dura che nessuno si è mai preso la briga di studiare. Grancelli arriva ad affermare che il tempio di San Rocchetto è stato costruito sopra un betilo gemello posto dietro il castello di Montorio,, tutti e due alla stessa altitudine. Quello di Montorio, genera l'allineamento del Cardo, mentre quello, che con molta probabilità giace sotto a San Rocchetto allineandosi a Porta Leona, genera l'altro allineamento del decumano della "nuova" città fondata e concepita dai romani.
sabato 26 novembre 2016
L'altro punto sacro, individuato da Grancelli, legato e a complemento del Piloton.
Unberto Grancelli sostiene che la chiesetta di San Rocchetto costruita sul Monte Cavro, luogo da tempi immemori sacro e meta di processioni preromane, romane e cristiane. Troviamo tutt'ora le testimonianze impresse nella roccia, basta salire un po' sopra alla chiesetta e si possono vedere i muri a secco o le incisioni e squadrature fatte su di una pietra dura che nessuno si è mai preso la briga di studiare. Grancelli arriva ad affermare che il tempio di San Rocchetto è stato costruito sopra un betilo gemello posto dietro il castello di Montorio,, tutti e due alla stessa altitudine. Quello di Montorio, genera l'allineamento del Cardo, mentre quello, che con molta probabilità giace sotto a San Rocchetto allineandosi a Porta Leona, genera l'altro allineamento del decumano della "nuova" città fondata e concepita dai romani.
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4 commenti:
in questi giorni a verona si è tenuta la celebrazione"rinascita dall'acqua": consiste in un percorso di 5 chiese extra murarie con cui si rivisita alcune tappe veronesi del percorso dei pellegrini in viaggio o per roma o per la terra santa... bene vorrei intanto richiamare l'attenzione sul simbolo acqua: da tempo immemore legato alla purificazione e alla lustrazione sacra(a verona poco fuori da porta borsari c'era il tempio di giove lustrale appunto perchè prima di entrare nel pomerio sacro, santo e inaugurato si doveva lustrare la propria condizione contaminata dall'elemento di disordine che era fuori dallo spazio consacrato della civitas onde evitare la pollutio(contaminazione) della civitas intera... ma l'elemento acqua è ambivalente ambiguo( vedi il segno zodiacale dei pesci) pertanto l'acqua era importante sia per il bere sia per le terme, spesso consacrate a divinità.... l'acqua poi era importante, per la concezione cultuale di allora( si pensi alla tomba del tuffatore in ambiente etrusco) per la comunicazione col mondo dell'aldilà...ecco che si spiega come mai roma sia nata presso un guado importante per la via del sale( il guado è emersione di un qualcosa che è sotto, disvelamento, nonchè canale importante di comunicazione commerciale), e si pensi a verona il cui colle san pietro, sede originaria dei primi insediamenti, sorge presso un guado...ecco il parallelo con roma... tra l'altro roma, nei suoi insediamenti, tendeva a riprodurre la sua immagine e le sue origini( molte cerimonie venivano riprodotte e si integrava genti diverse in un popolo solo(( si guardi rutilio namaziono e le sue immortali parole su roma))... ma su questo ho divagato... si pensi poi al significato del numero 5, il palmo della mano distesa a porgere le offerte(tithemi) e il suo richiamo al culto celtico- druidico della mano(importante sia religiosamente sia ngli usi civili) e andando oltre ricordo che il 5 rappresenta anche la pentade lunare..... in sostanza per le origini di verona più che eventi parziali si dovrebbe promuoverne di più generali e inclusivi... ció fonda la vera identità.... mi scuso per la lunghezza
aggiungo solo un argomento:la continuazione di temi e simboli pagani in ambito cristiano(le chiese per esempio, e a verona vi sono molteplici testimonianze)... ma come tesi cardine offro la seguente:se voi andate alla chiesa di san giovanni in valle e salite le scale che portano alla parte riservata ai presbiteri, nella navata alla vostra sinistra in fondo troverete una statua di cristo: è in nudità eroica(proprio come venivano ritratti gli antichi imperatori), il suo sguardo è rassicurante e allo stesso tempo non ammette repliche(lui è il vicario di dio sulla terra proprio come gli antichi res e poi gli imperatori tardo-antichi concepivano il loro potere(( si pensi che da diocleziano in poi si trapassa dal principato al dominato e l'imperatore diviene dominus et deus((( almeno fino a graziano,il quale per
primo rinuncia al titolo di pontifex maximus))), il suo braccio,della statua in esame, è proteso in avanti e la sua mano indica insieme l'orizzonte(il sovrano da la prospettiva del futuro per l'umanità) e il cielo(lui è l'unico mediatore tra la terra e il cielo)... si pensi alla cerimonia della sacra unzione dei re merovingi....codesta statua presso la chiesa di san giovanni in valle rappresenta il cd:CHRISTUS TRIUMPHATOR... ricordate?? IN HOC SIGNO VINCES??... ultimo aspetto, e poi chiudo altrimenti mi renderó colpevole di suicidi di massa.... se noi andiamo nei cognomina ex virtute( che erano titoli onorifici dati agli imperatori vittoriosi) troveremmo il titolo:VICTOR AC TRIUMPHATOR... lo stesso costantino primo venne fregiato di tale onoreficenza che poi passó a designare la regalità ispirata da cristo...salve
scusate.. la navata dove troverete tale statua suddetta è quella alla vostra DESTRA... mi scuso per l'inesattezza...si vede che i miei trent'anni anagrafici non corrispondono alla mia età biologica e mentale...
Direi che quello che scrive e sensatissimo e mi interessa molto, la invito a scrivere! Sarò felice di pubblicare i suoi pensieri, non come commento, ma anche pubblicandoli come artico nel mio blog. La ringrazio per quello che scrive che ci apre a nuove considerazioni e conoscenze. Mi dica Lei se le garba che posti i suoi interventi. In ogni caso le lascio la mia mail: luigi.pellini@virgilio.it aspettando sue la ringrazio a presto, Luigi.
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