La parola Rinascimento evoca immediatamente Firenze e la casata della "palle" ovvero i Medici. Non dobbiamo scordare che il Veneto ha sviluppato un suo particolare Rinascimento, unico ed irripetibile sulla scia di un grande architetto che farà da traino copiato dal mondo intero: Palladio.
Fu l'artefice di una rivoluzione artistica, che non ha precedenti, che con la sua originalità , le sue innumerevoli ville hanno cambiato il panorama delle campagne venete e sono state il segno di una ricchezza nata dalla oculata gestione delle terre, con il sapiente governo delle acque da parte della Serenissima.
La stessa Verona con la scuola di Fra Giovanni da Verona aprirà ad un'arte straordinaria ed unica, che condizionerà tutta l'Italia rinascimentale.
Così scrive il Vasari nelle sue"Vite" riguardo alle straordinarie tarsie di Santa Maria in Organo di Fra Giovanni da Verona:
- la più bella sagrestia che fusse in tutta Italia, perché oltre alla bellezza del vaso ben proporzionato e di ragionevole grandezza, e le pitture dette che sono bellissime, vi è anco da basso una spalliera di banchi lavorati di tarsie e d'intaglio con belle prospettive così bene che in que' tempi, e forse anche in questi nostri, non si vide gran fatto meglio, perciò che fra' Giovanni da Verona, che fece quell'opera, fu eccellentissimo in quell'arte, [ … ]
- Con l'occasione ricordo un edificio dislocato nelle terre bonificate di Belfiore (l'antico Porcile) chiamata villa Moneta, voluta da un influente banchiere che gravitava nel veronese e qui aveva investito le sue fortune fuori dai canoni Palladiani e vicino alle ville medicee: Villa Moneda. Edifio citato anche questo dal Vasari
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